Chiunque conosca la Sardegna sa che essa è un mondo a sé. Una storia di isolamento ne ha preservato alcuni antichi aspetti e un’altra storia di centralità nel mediterraneo ne ha favorito gli influssi più diversi. La musica, la lingua, il territorio, i tratti somatici delle persone, le tradizioni: tutto conserva tracce autoctone antichissime intatte ed insieme tutto presenta caratteristiche di influenze straniere, di altre culture, di altre terre. Il teatro non fa eccezione. Basti considerare le varie dominazioni che si sono succedute sull’isola dai Fenicio-Punici, ai Romani, ai Bizantini, agli Ostrogoti, ai Vandali, ai Pisani, agli Aragonesi, agli Spagnoli, ai Savoia, per capire la complessità degli elementi che si ritrovano insieme nella tradizione sarda. La tendenza alla teatralità attraversa l’intera storia in questione, trasformandosi da rito propiziatorio dell’età nuragica, a rappresentazione cristiana sacra, a festa di piazza, a commedia dialettale. Curiose le tracce storiche del passaggio sull’isola di artisti e compagnie di attori che Sergio Bullegas analizza e riporta da codici e documenti antichi, come la paga di 25 lire data dalla città di Sassari all’attrice funambola Maria Greca Maltesa per la sua esibizione nel 1598; oppure la concessione che la stessa amministrazione fece ad una compagnia “de comediants” di uno spazio scenico e una partita di tavole per costruire il palco, con l’obbligo di restituirle alla fine delle rappresentazioni. Lo studio minuzioso di questo saggio riporta nomi di scrittori sardi che sin dall’antichità si dedicarono al teatro, con la composizione di testi sacri (laudari, passioni di Cristo) o profani (commedie, farse, dialoghi); spesso le notizie sono incomplete o le opere sono perdute e questo rende la compilazione di questo libro più interessante, in quanto frutto di una vera ricerca su testi rari e dispersi. La storia del teatro accompagna tutti gli eventi più significativi di formazione e trasformazione della società in Sardegna come la fondazione a Sassari del primo collegio dei Gesuiti nel 1562 (dunque a soli vent’anni dalla nascita dell’ordine a Parigi nel 1934), o l’ accesa rivalità tra le due capitali Sassari e Cagliari. Il 1648 fu in Sardegna, come nel resto d’Europa, un anno terribile di grande siccità e conseguente carestia; in quegli anni vigeva un periodo di “oscurantismo teatrale” in cui il re di Spagna aveva vietato le rappresentazioni; in quell’occasione la spinta religiosa popolare bisognosa di “ritualizzare” e propiziare il miglioramento delle condizioni metereologiche e di vita aggirò la proibizione, dando origine alle sfilate drammatiche sassaresi.
Naturalmente questo saggio non dimentica di citare i celebri “mamutones” di Mamoiada, così come tratta dell’origine dei “gremi” e di altre “maschere” e “mascherate” isolane. Carente è invece l’analisi dei palii e dei tornei, anch’essi in una qualche relazione con la teatralità, assenti le notizie sulla danza tradizionale del “ballu tundo”.
L’ ultima parte del libro è dedicata al teatro contemporaneo in Sardegna, risolto tuttavia in una trattazione superficiale della nascita della Cooperativa Teatro di Sardegna (da cui deriva il circuito Cedac) e di Akròama Teatro. Un più attento elenco delle realtà esistenti sul territorio avrebbe certamente arricchito la ricerca. Ancora da rimarcare l’esclusivo riferimento a due edifici teatrali: il Teatro Civico di Sassari e il Teatro Civico di Cagliari, quando invece sull’isola esistevano altre costruzioni d’epoca di grande interesse (il teatro Civico di Alghero, un teatro a Sant’Antioco, uno a Olbia e chissà quanti altri). Un censimento delle sale storiche e non, esistenti sull’isola sarebbe stato gradito ai lettori del settore. Questa “Storia del teatro in Sardegna” è un saggio di ricerca colto ma forse un po’ frettoloso: di certo i lettori interessati ad un argomento così particolare sono universitari, ricercatori, storici, antropologi o teatranti particolarmente curiosi; tutti nemici della fretta.
Sergio Bullegas
Storia del teatro in Sardegna
Edizioni Della Torre Cagliari 1998
Teatro