Un viaggio attraverso le canzoni che rappresentano per tutti i momenti importanti della vita, per dimostrare che anche se ogni generazione ha la propria musica, le emozioni hanno un linguaggio comune...
Sabato 21 febbraio alle ore 21 torna in scena LET ME TELL YOU A SONG - Ti racconto una canzone: due ore di parole, immagini, musica e ricordi. Un appassionante viaggio nel tempo attraverso il racconto di un uomo che vive il mutare della storia e della sua storia, al ritmo delle più belle canzoni che hanno scritto la nascita e l'evoluzione della pop music in Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti d'America.
Let me tell you a song, uno spettacolo originale, pensato e diretto da Monica Carelli, che segna il ritorno del teatro-canzone, strizzando l’occhio al modo di fare teatro che Gaber e Luporini si inventarono negli anni ’70.
L’appuntamento è sempre a Torino, ma questa volta al Teatro Giulia di Barolo.
I musicisti della band The new Jaki O', con la voce di Monica Carelli, si misureranno con i grandi classici della musica che hanno accompagnato almeno tre generazioni, mentre le immagini sullo schermo racconteranno i momenti storici salienti, catturando l’attenzione del pubblico che non potrà resistere al ritmo coinvolgente delle canzoni.
Dal Trio Lescano a Carosone, dal rock di Elvis e Chuck Berry ai Queen passando per Ray Charles e Aretha Franklin, fino ai Pink Floyd e i classici italiani con Mina e Battisti. Tra una canzone e l'altra, l'attore racconta la propria storia, legando gli avvenimenti più importanti della sua vita alle note delle canzoni.
Ciascuno a proprio modo rivedrà se stesso nel racconto dell’attore protagonista (Corrado Pumilia), il "nonno di Marco", un uomo che oggi potrebbe avere 80 anni, vissuto tra la fine della seconda guerra mondiale e il nostro presente. Lui ha vissuto ogni decennio ascoltando la musica che lo ha fatto ballare, cantare, piangere, sognare...
Per dimostrare che anche se ogni generazione ha la propria musica, le emozioni che abbiamo vissuto hanno un linguaggio comune in cui inevitabilmente ci si incontra.