Al Teatro Verdi di Pisa (e in altri luoghi) la complessità e l'attualità della figura di Don Giovanni
Un festival della durata di quasi un anno - partito ad ottobre 2014, finirà solo nel prossimo novembre - non è certo impresa da poco. Stiamo parlando di "Una gigantesca follia – DonGiovanniFestival” promosso dalla Fondazione Teatro Verdi e dall'Università degli Studi di Pisa, il cui cartellone è stato inaugurato ormai da qualche mese, avendo quale tema portante la saga di Don Giovanni, cioè la figura del grande e cinico seduttore per antonomasia, volta in tutte le sue declinazioni: in letteratura, in teatro, nei film, in musica. Un mito indubbiamente fascinoso ed immortale che fa leva su forti reazioni emotive: rapporti di amore/odio, di sedotto/seduttore, di servo/padrone; e che tocca sensibilità profonde ed evoca esperienze che travalicano spazio e culture. Ne parliamo un po' in ritardo, ma considerato che la maggioranza degli appuntamenti in cantiere è di là da venire, vale sicuramente la pena di spendere qualche parola per i nostri lettori.
Sono una trentina gli appuntamenti in calendario in questo lungo arco di tempo. Gli eventi musicali-teatrali sono riconducibili in massima parte alla Fondazione Teatro di Pisa ed al suo responsabile artistico Marcello Lippi, mentre per I Dialoghi su Don Giovanni, lunga serie di incontri culturali di vario genere intorno alla immagine di questo personaggio, il coordinamento spetta all'Ateneo pisano ed in particolare al prorettore Maria Antonella Galanti ed alle docenti Sandra Lischi e Cristiana Torti.
"Al centro del festival – ha commentato M.A. Galanti – c'è la trasformazione della figura di Don Giovanni, dalle origini, con Tirso de Molina che rappresenta un seduttore a scopo educativo e moralizzatore per spaventare e indurre al pentimento, passando poi allo sguardo diametralmente opposto di Molière il cui Don Giovanni è un raffinato libertino, intelligente ed ironico, che critica le convenzioni sociali e religiose sino ad arrivare al seduttore di Da Ponte-Mozart che riprende tutte le fonti passate e le rielabora mettendole in dialogo. Ed è quest'ultimo un Don Giovanni che risulta particolarmente affascinante perché non sposa il solo versante comico o drammatico, ma li mette insieme creando un ossimoro dato dalla compresenza dei due aspetti. Il tutto sino ad arrivare alle riscritture moderne del mito con il controverso Don Giovanni di Lucio Battisti/Panella, che sarà presentato dal maestro Carlo Boccadoro, pianista, compositore e critico musicale".
Per quanto riguarda il melodramma, si è presso avvio dal Don Giovanni più celebre, naturalmente quello di Mozart presentato addirittura in duplice veste: dapprima, a metà ottobre 2014, come titolo di apertura di stagione al Verdi di Pisa, sotto la direzione di Francesco Pasqualetti e la regia di Enrico Castiglione; mentre a febbraio 2015 è andato in scena al Giglio di Lucca sotto la bacchetta di Aldo Sisillo e con la regia di Rosetta Cucchi. Sempre al Verdi di Pisa, a febbraio e marzo 2015 sono stati presentati nella Sala Titta Ruffo un curioso Eine Musicalicher Spass zu Don Giovanni , “Capriccio con boccacce e rumorini” con il gruppo I Sacchi di sabbia, L'empio punito del compositore pistoiese seicentesco Alessandro Melani, ed Il convitato di pietra di Aleksander Dargomyžskij.
Ma è nell'autunno 2015 che al Teatro Verdi, da metà ottobre sino a metà novembre, verrà sparata una vera e propria raffica di titoli da non perdere per la loro rarità: Il trionfo dell'onore di A. Scarlatti, il Don Giovanni di G. Gazzaniga, Il convitato di pietra di G. Tritto ed infine Il convitato di pietra di G. Pacini,lavori che saranno dati rispettivamente il 16 ottobre e poi 7, il 14 ed il 21 novembre. I primi due saranno affidati all'Ensamble Felice diretto da Federico Bardazzi, regia di A. Pizzech; il terzo sarà diretto da Carlo Ipata con la regia di Renato Bonajuto; il quarto verrà diretto da Daniele Ferrari con la regia di Lorenzo Maria Mucci.
Per quanto concerne il teatro di prosa, i giochi sono quasi esauriti: dopo il Don Giovanni di Molière consegnato a dicembre 2014 (con l'interpretazione e la regia di Alessandro Preziosi), cui ha fatto seguito a gennaio 2015 un Don Juan ridotto sempre da Moliére e quindi Un uomo senza nome da Tirso de Molina, lavori entrambi a cura di Lorenzo Maria Mucci e portati in scena con gli allievi dei laboratori della Scuola dello Spettatore di Pisa. Però ad essi farà seguito ad ottobre 2015 un Don Giovanni da Masolino d'Amico, piéce drammatica di e con Alessio Pizzech.
Un unico concerto in programma, il 22 ottobre intitolato Gli altri Don Giovanni musiche di Gluck, R. Strauss, F. Liszt, eseguite dal duo pianistico Giuseppe Bruno-Vincenzo Maxia. Al Cineclub Arsenale, è ancora in atto la rassegna di di film Don Giovanni sullo schermo
Per maggiori informzioni, visitate il sito www.teatrodipisa.pi.it oppure il sito www.unipi.it