Prosa
GIOVANNA D'ARCO

L’eclettica Monica Guerritore in un altro ruolo di grande spessore

Monica Guerritore "Giovanna d'Arco"
Monica Guerritore "Giovanna d'Arco"

L’eclettica Monica Guerritore in un altro ruolo di grande spessore. Spettacolo ben costruite e calibrate, sia per la regia che per la sceneggiatura, che sollecitano la riflessione critica dello spettatore.

Dopo la fragile e seducente Margherita Gautier, l’eclettica Monica Guerritore torna a Napoli con Giovanna D'Arco, un altro ruolo di grande spessore, quello di Giovanna D’Arco, i cui sentimenti, stati d’animo e paure vengono interpretati dall’attrice con eccezionale maestria e padronanza scenica. Attrice regista e sceneggiatrice, Monica Guerritore prende spunto dalla vicenda storica della pulcella d’Orléans per lanciare un grido d’allarme e di libertà; avvalendosi di proiezioni riguardanti l’esperienza di uomini come Martin Luther King, Che Guevara, il ragazzo di piazza Tien An Men, che hanno sacrificato la vita per i propri ideali.

Ben costruite e calibrate sono sia la regia sia la sceneggiatura che sollecitano la riflessione critica dello spettatore attraverso temi politico-sociali in un contesto di turbinosi effetti visivi e sonori dai singolari accostamenti che richiamano il “teatro epico” di Erwin Piscator e Bertolt Brecht ed il “dramma documentario” di Peter Weiss.
Ottimo l’intervento delle voci fuori campo del tribunale inquisitore interpretate e ben rese da Pietro Biondi, Enrico Zaccheo, Stefano Artissunch e Raffaele Latagliata.

Così le immagini proiettate a cura di Enrico Zaccheo, si alternano e si fondono col testo tratto da opere di diversi autori (da Giordano Bruno a Bertolt Brecht), con le musiche curate da Paolo Astolfi (che spaziano dalle note di Rossini all’inno di Freddy Mercury “The show must go on”) e col gioco luci di Pietro Sperduti, in un perfetto equilibrio che da efficacia scenica all’insieme. Cita l’autrice: ”Portando alle persone questi testi, queste parole, non si rimane distanti da quegli uomini e da quelle donne che hanno saputo guardare le stelle”.

Visto il 06-02-2007
al Bellini di Napoli (NA)