Siamo negli anni Cinquanta, la guerra ha lasciato paura e miseria, ma è forte il desiderio di ricominciare a vivere. Il “boom economico” fa da contraltare all’analfabetismo e al fenomeno dell’emigrazione, ancora considerevolmente presente; la trasformazione strutturale dell’Italia corre molto più veloce del suo sviluppo culturale e sociale.
L’azione si svolge a Pozzuoli, provincia italiana pregna di quella cultura popolare tipica del mondo contadino, fatta di “scarpe doppie e cervello fino” e ruota attorno a Don Ciro, il parroco del paese che, tra confessioni sacramentate e non, è testimone involontario di una complicata vicenda che vede coinvolte due sorelle (Rosa, sposata con Antonio, emigrato all’estero, e Filomena, zitella) e il farmacista del paese. A fare da sfondo un tragico fatto di cronaca: il disastro di Marcinelle, la miniera belga nella quale, l’otto agosto del ’56, per un incendio, persero la vita 262 persone, tra cui 136 immigrati italiani.
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Protagonista:
Francesco Procopio, Giancarlo Ratti
Autore:
Gianni Clementi
Produzione:
Pierluigi Iorio
Regia:
Pierluigi Iorio
Durata:
90 minuti
Numera atti:
2
Anno di produzione:
2024
di Gianni Clementi
regia di Pierluigi Iorio
con Francesco Procopio,
Giancarlo Ratti, Loredana Piedimonte, Giosiano Felago e Carmen Landolfi