Con questo spettacolo, Solenghi realizza finalmente un suo vecchio sogno: trasformare il proprio volto nella maschera-Govi. «Mi è stato chiaro fin da subito – scrive Solenghi nelle note di regia – che mi trovavo di fronte ad una autentica “maschera” della commedia, e così come non proverei alcun imbarazzo nel riprodurre “lo stampo” scenico di un Arlecchino, mi lascerò docilmente calare nei panni e nella mimica di Gilberto Govi assimilandone ogni frammento, ogni sillaba, ogni atomo. Non esiterei a definirla una sorta di stimolante “archeologia teatrale”.»
Al fianco di Solenghi, nel ruolo che fu della moglie di Govi, Rina, Elisabetta Pozzi, che qui abbandona le grandi figure drammatiche femminili che l’hanno resa celebre per calarsi in un ruolo totalmente comico. Ad impreziosire l’allestimento, le scene e i costumi di Davide Livermore, che ha voluto rendere omaggio al bianco e nero delle commedie goviane riprese dalla RAI.
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Autore:
Nicolò Bacigalupo
Regia:
Tullio Solenghi
Produzione:
Teatro Sociale Camogli, Teatro Nazionale Genova, Centro teatrale Bresciano
Protagonista:
Tullio Solenghi, Elisabetta Pozzi
Durata:
90 minuti
Numera atti:
2
Anno di produzione:
2022