L’artista siciliana porta in scena il suo ‘implacabile’ affondo nelle dinamiche familiari: un gioco di sopravvivenza, intessuto sull’apparente leggerezza.
La vicenda dei due protagonisti di Mishelle di Sant'Oliva si riduce, in apparenza, al nodo di un rapporto ispido, conflittuale, denso di componenti arcaiche e di oscuri pregiudizi: espressione di un Sud repressivo e perbenista. Un padre e un figlio che da anni si parlano senza mai guardarsi in faccia. Un padre e un figlio chiusi nel loro appartamento palermitano, persi nel ricordo della donna che li ha lasciati: la rispettiva moglie e madre, ex prima ballerina dell'Olympia di Parigi, che, arrivata a Palermo inseguendo qualche improbabile sogno d'amore, è, poi, puntualmente fuggita di casa, lasciando i due alle prese con le proprie debolezze.
Leggi tutto
Leggi di meno