MISHELLE DI SANT'OLIVA

Il teatro di Emma Dante conti…

Il teatro di Emma Dante conti…
Il teatro di Emma Dante contiene alcuni precisi e riconoscibili tratti espressivi - l'interno familiare, il dialetto palermitano, il conflitto individuale - che segnano ciascun testo come elemento di una continua, intensa narrazione. La messa in scena di "Mishelle di Sant'Oliva" rivela però un punto di significativa maturazione nell'autrice siciliana. Da un lato l'azione si è ridotta al minimo essenziale, cosicché in scena non accade praticamente nulla, se non la trasformazione del figlio, già annunciata dalla parola e dal clima emotivo tra i due protagonisti; dall'altro la densità espressiva si è caricata di nuova vitalità, perché gli attori sono chiamati a rappresentare i loro personaggi non soltanto attraverso la parola e il gesto, ma anche e soprattutto attraverso la loro privatissima fisicità, fatta di corpi generosi e vissuti, socialmente inaccettabili nella loro logorata abbondanza come è socialmente inaccettabile la vita notturna del figlio, che la notte si prostituisce travestito da donna sulla piazza delle buttane. Il corpo è l'epicentro disagevole e autentico della narrazione, basata sui progressivi svelamenti del rapporto immaturo e inquieto tra i due protagonisti. Il corpo vissuto del padre Gaetano, che danza seminudo con un filo di perle al collo evocando la figura amata e assente della moglie; e il corpo abbondante e sensuale del figlio Salvatore, fragile e spudorato nella sua dimensione adulta che viene opposta, con emozionante contraddizione, alla leggerezza dei ricordi dell'infanzia. Se un appunto si può fare alla regia è quello di concedere un paio di momenti di commedia a un testo che, per la sua densa drammaticità, potrebbe senz'altro permettersi di procedere dritto come l'affondo di una lama dal principio alla fine. Bravissimi i due attori: sanguigno e irriducibile Giorgio Libassi, languoroso ed intenso il giovane Francesco Guida. Un'annotazione particolarmente felice: tutto esaurito al botteghino per tutte le serate di rappresentazione. Un riconoscimento meritato che Napoli ha offerto al talento di Emma Dante. Teatro Nuovo - Napoli, 2 febbraio 2006
Visto il
al Belli di Roma (RM)