Io sono il vento mette in scena il dialogo fra due uomini, il primo presumibilmente morto e il secondo in cerca del motivo per cui l’altro abbia deciso, ad un certo punto della vita, di mettere fine alla propria esistenza. In che modo quest’uomo ha iniziato a vedere la morte, l’auto eliminazione, come unica soluzione? L’incomprensibilità di questo gesto estremo, però, fortunatamente, non è solo legata alla fine di una esistenza, non rimane un gesto fine a se stesso; l’uomo in vita, infatti, attraverso questo dialogo immaginario, riesce a capire molto più in profondità il senso della vita.
Questa versione di Io sono il vento esprime, in modo più esplicito rispetto al precedente allestimento, le tematiche dell’esplorazione della dialettica tra la razionalità della vita terrena e gli aspetti assolutamente irrazionali della morte. Io sono il vento si svolge in una barca pensata, chiaramente immaginaria, spiega Jon Fosse introducendo lo spettacolo...
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