Teatro

Angelo Del Vecchio, Quasimodo con la musica di Cocciante nell'anima

Angelo Del Vecchio, Quasimodo con la musica di Cocciante nell'anima

Non ha ancora compiuto 20 anni il Quasimodo dell’edizione che celebra il decennale della versione italiana del Musical “Notre Dame De Paris”, e che sarà in giro per l’Italia quest’estate. Beneventano, Angelo Del Vecchio, a soli  11 anni, ha esordito nel suo primo concorso canoro, cantando indovinate cosa? “Bella senz’anima” di Riccardo Cocciante. Una passione, quella per il cantautore italo-francese, che trapela da ogni sua parola, e che, dopo una gavetta, nonostante la giovanissima età,  in giro nei pianobar con la madre, la cantante Paola Tresca,  l’ha portato a debuttare in “Giulietta e Romeo”, il secondo musical in italiano di Cocciante, nel ruolo di Benvolio.

Come è nata la tua avventura nel musical?
Ho debuttato con “Giulietta e Romeo”, ma in un certo senso la mia avventura nel mondo del musical è partita proprio con “Notre Dame”, poiché le audizioni erano tutte incentrate su musiche di “Notre Dame de Paris” 

Quando hai capito che il musical era la strada per la tua realizzazione di cantante?
Ho avuto fortuna perché ho cominciato con un grande spettacolo e con un grande musicista come Riccardo Cocciante, ma non so se la mia strada definitiva riguarda esclusivamente il musical, io mi ritengo un cantante non un attore, ed affronto il musical in quanto repertorio musicale.

La prima edizione italiana ha debuttato che tu eri solo un bambino, hai avuto occasione di vederla?
Prima di assistervi dal vivo, della prima edizione conoscevo i filmati mandati in onda in televisione e venduti in dvd, ed ho imparato tutte le canzoni.

Quello di Quasimodo è un ruolo straordinario, sia dal punto di vista musicale che interpretativo, a quale altro  ruolo aspira, per il futuro, un ragazzo di vent’anni che ha già ottenuto di interpretarlo?
È difficile pensare a qualcosa di così straordinario come il personaggio di Quasimodo, come hai detto possiede una gamma di colori ed un’intensità straordinarie

Se dovessi scegliere tra la vittoria a Sanremo, come è capitato al tuo predecessore Giò Di Tonno, ed il ruolo da protagonista di un grande musical cosa sceglieresti?
Amo il musical, ma come ho detto io mi ritengo soprattutto un cantante, e non posso negare che anche solo partecipare a Sanremo non mi dispiacerebbe

Chi sono i tuoi modelli ?
Ci sono tantissimi artisti ai quali mi ispiro, dai cantanti della musica black come Stewie Wonder, a Jimie Hendrix. Ma, a costo di ripetermi, il mio riferimento principale, è Cocciante, di cui amo le musiche ed anche la voce.

Il vecchio cast ha visto lo spettacolo?
Alla prima c’era Heron Borelli, che è stato Febo, e che ha avuto belle parole su di noi e le nostre interpretazioni.

Questo è un bel momento per la tua carriera, a chi senti di dover ringraziare?
Naturalmente devo molto a Cocciante per la fiducia che ha avuto nello scegliermi

Emozionato per le date campane, a Napoli alle Acciaerie sonore dal prossimo 22 Giugno?

Certo, ci saranno tante persone care nel pubblico, che sono sicuro mi trasmetteranno tutto il loro calore, ed al pubblico è l’ottavo personaggio di “Notre Dame De Paris”