Teatro

Paola Minaccioni: "La mia scelta artistica: rappresento quello che penso"

Paola Minaccioni
Paola Minaccioni

L’attrice in un ‘viaggio umano’ tra Pirgopolinice a Siracusa e Anna Magnani a Roma. Rigorosamente a teatro, la sua seconda casa.

Paola Minaccioni è attrice, autrice e conduttrice. Dalla formazione con Serena Dandini e il Centro sperimentale di cinematografia, la carriera di Paola è stata costruita con costanza: televisione, cinema, teatro e cabaret sono i suoi diversi luoghi di espressione. 

Tanti i ruoli importanti, tanti i premi e riconoscimenti - nel 2012 viene candidata sia al Nastro d'argento sia ai Ciak d'oro come migliore attrice non protagonista, vincendo un Globo d'oro nella stessa categoria, per il film Magnifica presenza di Ferzan Özpetek e due anni dopo con un altro film di Ozpetek, Allacciate le cinture ottiene il Nastro d'argento come migliore attrice non protagonista e la nomination al David di Donatello – poliedrica nei suoi impegni, anche radiofonici, (Il ruggito del Coniglio du Radio2) il teatro è sempre il centro di gravità permanente. 

Attualmente impegnata nel Miles Gloriosus (info, date, biglietti) al Teatro Greco di Siracusa e in una serata unica in cui racconterà Anna Magnani in Paola racconta Anna (ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti, su eventbrite.it) ci racconta qualcosa in più di questi impegni in scena.

Paola Minaccioni


Estate calda, professionalmente parlando!
Si calda in ogni senso! Ora sono a Siracusa per il Miles Gloriosus e la temperatura si fa sentire.

Come sta andando lo spettacolo?
Sta andando benissimo, è un successo! E’ uno spettacolo moderno, con una regia molto intuitiva e con scelte che segnano un cambiamento importante: un cast totalmente al femminile! Considerando che il testo contiene frasi misogine, poteva essere mal compresa questa scelta, invece sono felicissima dell’esito.

Sei il soldato Pirgopolinice, ti piace questo ruolo?
Per me è una gioia quella di poter interpretare il soldato fanfarone di Plauto, per diversi motivi: perché sono al Teatro Greco di Siracusa, per la regia di Leo Muscato e poi perché questo testo ha la possibilità di rappresentare il contemporaneo. Il soldato vive di immagine, di rappresentazione di sé, è un personaggio magnifico, la commedia è divertentissima. Inoltre il fatto di far parte di un cast tutto al femminile stimola lo spettatore a diverse riflessioni, dal ruolo della donna oggi al potere fino ai cambiamenti culturali in atto.

Tutti i ruoli maschili affidati ad attrici. Perché questa scelta registica?
Non conosco direttamente le ragioni, ma il Miles Gloriosus è un testo leggendario, questa idea di farlo rappresentare alle donne ribalte il senso e lascia il segno. Non è un testo contemporaneo ma parla al contemporaneo, il maschio vanesio lascia spazio al women’s empowerment.

Paola Minaccioni


Pensi che sia politicamente corretto o sensibilmente audace?
Sensibilmente audace perché rappresenta il mostro, la catarsi, l'oscuro. Il politicamente corretto oggi include anche la volgarità, non funziona a teatro. Quello che importa è il messaggio trasmesso nella massima leggerezza esclusa ogni volgarità offensiva.

Se volessimo potremmo accendere una miccia su cosa è offensivo a teatro
Ho fatto una scelta artistica, ho scelto di rappresentare quello che penso. Non cado nella tentazione.

Cosa vuol dire esibirsi al Teatro Greco?
È un traguardo per tutti gli attori, un obiettivo, la consacrazione della propria professione.

Dal classico al contemporaneo, da Siracusa a Roma con lo sguardo posato su Anna Magnani
Si, sarò a Roma per questa serata unica con Paola racconta Anna, un viaggio, su musiche eseguite dal vivo, nella vita di Anna Magnani attraverso i suoi racconti personali e i suoi film ma anche attraverso le parole di Pierpaolo Pasolini, Giuseppe Gioachino Belli, Mauro Marè, Sara Kane, Achille Campanile, Rodrigo Garcia e Gabriella Ferri.


Come mai tutti contributi nello spettacolo?
Sono licenze poetiche che meglio rappresentano lo stato d'animo. Solo il racconto sarebbe stato riduttivo, la parola di altri autori può trasformare alcuni momenti, sottolinearli in modo diverso, sperimentale.

Cosa hai scoperto del suo mondo?
Questo spettacolo mi ha dato la possibilità di conoscere meglio l'artista, di lavorare sulla donna. In lei ho ritrovato le difficoltà di tutte noi, donne e artiste. Lei ha sofferto, in qualche modo è stata limitata nell'espressione a beneficio di una sicurezza nei ruoli che interpretava.

Cosa rappresenta per te Anna?
Quando ero piccola e la vedevo in televisione, mi sembrava di vedere una sua amica. Era spontanea, naturale, familiare. Voglio dedicare la serata a mia madre anche per questo motivo.

Qualche anticipazione sui prossimi impegni?
Ho lavorato al nuovo film di Ferzan Ozpetek ma non posso dire nulla fino ai primi di luglio.


Paola Minaccioni sarà in tour nei teatri la prossima stagione con lo spettacolo Elena, la matta (info e date), uno spettacoli di Elisabetta Fiorito, con la regia di Giancarlo Nicoletti.