Il tour con gli Heffron drive, la vita privata, le ambizioni artistiche: abbiamo incontrato a Milano Kendall Schmidt, che non esclude di lavorare ancora con i Big Time Rush. Anzi.
Kendall Schmidt è venuto a Milano per presentare il nuovo tour degli Heffron Drive (l'articolo con l'anticipazione è su questo link) che partirà il 10 marzo da Napoli per toccare 8 città italiane: dopo il successo dei concerti di fine 2015, il protagonista della serie TV "Big Time Rush" torna alla sua passione principale: la musica.
Nonostante la tua giovane età, hai già una lunga esperienza sia come attore, sia come cantante: fra le due cose, quale ti emoziona di più e quale ancora vorresti fare... per esempio, hai mai mai pensato al teatro?
Da sempre sono cresciuto recitando, ed ancora mi diverte moltissimo, ma la musica è la cosa che davvero mi appassiona di più nella vita: non so cosa mi riserverà il futuro, ma per come mi sento ora prevedo di continuare ad impegnarmi di più nella musica. Si, mi piacerebbe fare teatro, ma dipende anche da quale tipo di spettacolo... per esempio, sette anni fa a New York sono stato molto vicino a far parte del musical Spiderman, ed immagino che questo avrebbe potuto cambiare tutta la mia vita, chissà... certo, se ci penso ora, c'è un po' di timore all'idea di stare su un palco, dovendo memorizzare tutta la parte, con ogni cosa che deve accadere dal vivo ed in quel preciso momento... però se penso che anche i concerti sono un momento live e che seguono lo stesso principo, beh, questo mi fa pensare positivo, vedremo...!
Electro, dance, pop, rock... gli Heffron drive hanno cercato di esplorare diversi generi: ora si dice che state preparando qualcosa di nuovo ancora, c'è in vista qualche sorpresa per il tour
Si, e posso anticiparti ad esempio che nelle prossime tre canzoni che stiamo preparando ci sono sonorità originali: una ad esempio è in stile pop-rock, ma con l'inserimento di strumenti meno comuni come i bongos, i flauti, e perfino lo N'goni (uno strumento a corde della tradizione africana, da molti considerato l'antenato del banjo, n.d.r.): sembra una follia, ma sentirete che grande sound verrà fuori! Un'altra invece è molto più elettronica, sul modello classico del rock; gli Heffron Drive però continueranno a rimanere nella musica pop, anche se percorrendo a volte qualche strada nuova, perché quelle sono le nostre radici.
Sei già stato in italia... come ti è sembrato il nostro pubblico? Ricordi differenze fra le varie città?
Anche se sono stati dovunque molto calorosi, ho notato una grande differenza fra il pubblico che abbiamo avuto al nord e quello al sud dell'Italia, perché quest'ultimo ha un modo di partecipare e di esprimersi più entusiasta, ma la differenza che vedo principalmente fra i vari tipi di pubblico è quella che riguarda la struttura dei teatri: dove ci sono le sedie per il pubblico, le persone generalmente si alzano in piedi per poco tempo, ed è anche una questione culturale che viene dalle differenti abitudini; ricordo che il primo concerto in Italia fu così, erano tutti seduti e questo mi sembrò una cosa così strana! Non eravamo abituati a questa cosa...
Questo mi fa immaginare che si possono provare emozioni differenti fra i due tipi di ambiente e di accoglienza, quello ristretto e raccolto dei club o quello dei teatri dove il pubblico è seduto, oppure quello dei grandi spazi dove tutti stanno in piedi e c'è un clima forse più eccitante...
Si, è così, sono anche due tipi di emozioni diverse... nelle sale da concerto con maggiore spazio per ballare e muoversi, oppure nei teatri dove è previsto che il pubblico sia seduto, ci sono diverse sensazioni che arrivano anche a noi, ma adesso che siamo abituati facciamo lo stesso tipo di show ed è altrettanto emozionante.
Il tour che sta partendo ti vedrà in scena con Logan: come mai lui piuttosto che altri dei Big Time Rush? E cosa c'è in cantiere con tutti loro insieme?
Logan ha già cantato con gli Heffron Drive, quindi è stata una questione di esperienze in comune che già avevamo fatto, ma i BTR li vedrete ancora insieme: siamo in continuo contatto, ci siamo visti di recente tutti insieme, ed inoltre abbiamo anche stili musicali simili, e questa è una cosa importante; si, abbiamo ancora voglia di lavorare insieme e spero proprio che lo faremo presto.
Come riesci a conciliare una vita così frenetica con la vita privata? Viene quasi da chiedere se riesci ad averla, una vita privata...
Oh, si, certo che ho una vita privata! È vero, resta poco tempo dopo quello che si passa per programmare le attività, organizzare, provare, tanto che quando immagino di avere qualche giorno libero mi viene quasi da chiedermi “ed ora che faccio...?!?”. Gli ultimi 6 anni sono stati frenetici, abbiamo fatto tantissime cose senza sosta, però la vita privata è importante, e credo di riuscire a stare anche abbastanza tempo con le persone che amo. Mi rendo conto che per molti artisti è una cosa difficile, ma io credo di avere un buon equilibrio fra le due cose.
Il vostro pubblico è formato soprattutto da giovani: ti sembra che siano cambiate le loro esigenze, pensi che siano diversi rispetto ad altre epoche?
Oh si, stanno sicuramente cambiando, perché ogni anno qualcosa evolve a livello tecnologico, soprattutto con internet, e quindi vedo molte differenze fra quello che vivono loro quotidianamente e quello che ricordo di quando avevo la loro età; i social media e le nuove app continuamente cambiano il loro modo di interagire con il mondo, a partire da Facebook, Twitter, Instagram, Snapchat e così via, e loro diventano sempre più veloci nel seguire i cambiamenti. Anche grazie a questo tipo di evoluzione, mi piace pensare che alla loro età, confrontando le generazioni, i ragazzi ora sono molto più intelligenti rispetto alle epoche precedenti.
Le date del tour:
10 marzo: NAPOLI Palapartenope
11 marzo: BARI Palaflorio
12 marzo: ROMA Gran Teatro
13 marzo: TORINO Teatro Colosseo
15 marzo: FIRENZE Obihall
16 marzo: BOLOGNA Il Celebrazioni
19 marzo: TRIESTE Politeama Rossetti
20 marzo: MILANO Fabrique