Teatro

Pino Insegno: «Il mio sogno è un'Accademia di Spettacolo stabile»

Pino Insegno:  «Il mio sogno è un'Accademia di Spettacolo stabile»

"Il mio sogno è quello di rendere la “Corrado Pani” un’accademia stabile e spero che le istituzioni me ne diano la possibilità".

Dal 27 al 29 luglio si svolgeranno a Roma le selezioni per entrare nell’Accademia di Spettacolo “Corrado Pani”, diretta da Pino e Claudio Insegno. Una realtà professionale che da oltre otto anni forma e cerca di indirizzare al meglio i giovani che ambiscono a far parte del mondo dello spettacolo. Abbiamo raggiunto telefonicamente Insegno, che illustra nei particolari come funziona la scuola e anticipa alcuni dei suoi impegni – tra palcoscenico e piccolo schermo – per la prossima stagione. Tra i progetti, il ritorno a teatro, all’Ambra Jovinelli di Roma, della Premiata Ditta.

Come nasce l’Accademia “Corrado Pani”?
 «Avevo notato che per i giovani da tempo esistevano solo scorciatoie televisive, che non necessariamente permettono possibilità di lavoro. Ho cercato di fare qualcosa che avrei voluto fare io quando ero più giovane, vale a dire un’accademia fatta da professionisti che lavorano e non da persone che non lavorano, per cui insegnano. Non è detto che un bravissimo attore sia anche un bravissimo insegnante, ma un bravissimo insegnante può anche non essere stato un grande attore. Quello che io vedo in giro però è poca onestà intellettuale… Io penso che la didattica sia una cosa importante e diversa, non dipende dal fatto che un attore sia più o meno bravo. E credo sia stupido aprire scuole su scuole perché non si trova lavoro nel nostro ambiente».

Come preparate i vostri allievi a vivere il mondo e i mestieri dello spettacolo?
«Io ho creato un’accademia di “formazione occupazionale”. Negli anni, il percorso di studio dei nostri ragazzi si è specializzato, con professori veri, come Roberto Pedicini al doppiaggio, Francesca Draghetti, Donatella Pandimiglio, Annabella Ceriani – che ha fondato l’accademia di Gigi Proietti e adesso è la nostra direttrice e insegnante di recitazione - e tanti altri professionisti che hanno fatto lavorare i ragazzi nei teatri di Roma, non con un saggio finale, ma con uno spettacolo vero e proprio in cartellone. Gli allievi del primo anno (2003/2004) hanno debuttato con me al Sistina nello spettacolo “Insegnami a sognare”. Quest’anno, ad esempio, 15 nostri allievi hanno debuttato al Piccolo Eliseo con Frankie & Johnny. Siamo circondati di grandi e nuovi talenti, ma se artisti come Rita Pavone, Gianni Morandi o Massimo Ranieri fossero nati oggi e avessero partecipato a un talent show, li avremmo persi per sempre. Il nostro è un mestiere che va imparato, assorbito, per poi intraprendere un percorso importante – magari anche televisivo o cinematografico – ma “con la valigia piena o comunque già bella piena di elementi"».

Cosa cambierà in Accademia rispetto agli anni precedenti? 
«Io per nove anni ho fatto dei sacrifici enormi, sono stato aiutato soltanto un paio di volte dalle istituzioni, e neanche in maniera totale. Io non ce la faccio più da solo a garantire tutte le borse di studio, che perciò diminuiranno. Agli studenti verrà richiesto un contribuito onesto, di circa 400 euro mensili per 30 ore di studio settimanali, dal lunedì al sabato. Ci saranno altri professori importanti come Jocelyn per la regia televisiva, Giancarlo Magalli (conduzione tv) e Raffaele Paganini, che seguirà gli stages avanzati di danza. Il mio sogno è quello di rendere la “Corrado Pani” un’accademia stabile e spero che le istituzioni me ne diano la possibilità».

In questo periodo ti possiamo vedere in tv con “Reazione e catena”… 
Questo programma mi sta dando grande soddisfazioni, mi ha allungato la vita come conduttore. Anche se – sappiamo come va in Italia – quando fai una cosa, perdi credibilità per qualcos’altro. Dal 21 settembre sono previste sei puntate in prima serata della nuova edizione di “Me lo dicono tutti”.

I tuoi prossimi progetti teatrali?
 «Ad ottobre tornerò a teatro con “i-Pin”, per la regia di mio fratello Claudio. Con me in scena ci saranno Alessia Cacciotti, i Baraonna e tre ballerini. Poi all’Ambra Jovinelli tornerò in scena, dopo 6 anni, con la Premiata Ditta: il pubblico assisterà alle “prove aperte” di uno spettacolo che noi proporremo al pubblico per festeggiare i nostri 30 anni di carriera insieme e lo show si concluderà al momento di andare in scena. Infine, a febbraio, al Piccolo Eliseo mi cimenterò con Edgar Allan Poe: un sogno che inseguo da 20 anni. Insieme ad Alessandro Prete, ho scritto una riduzione della poetica sulla possessione della donna di Poe. Un videoclip teatrale, non un musical, ma potrebbe assomigliargli! Ci sarà anche un corpo di ballo che cercherà di raccontare amore e ossessione attraverso la danza contemporanea».