Teatro

400 anni dell'Orfeo: Cremona celebra Monteverdi

400 anni dell'Orfeo: Cremona celebra Monteverdi

2007. Ricorre il 400° anniversario della composizione del celebre ”Orfeo” di Claudio Monteverdi. Cremona, città natale del compositore, celebra l’evento con la XXIV Edizione del Festival, in partenza dal 12 maggio e in cartellone fino all’8 giugno *(a fondo pagina il programma completo). L’Orfeo, per anni erroneamente datato 1609, è da considerarsi davvero la prima opera teatrale in cui potesse essere sviluppata una trama drammatica e segna anche lo spartiacque tra la musica antica e quella moderna. In quegli anni, peraltro, erano iniziate le prime sperimentazioni di teatro cantato, in particolar modo alla corte medicea a Firenze. Questo nuovo modo di fare spettacolo colpì favorevolemente il duca di Mantova Vincenzo Gonzaga, parente dei Medici che riportò la novità a Mantova. Il libretto, del conte Alessandro Striggio, fu creato per la specifica occasione del Carnevale di Mantova. Al tempo, era uso costante richiedere lavori su commissione e Monteverdi, che era alla corte dei Gonzaga sin dal 1589 come corista e violista, nel 1607 era anche stato “promosso” a maestro di cappella: a lui toccò poi intonarlo. Il soggetto sceneggiato da Striggio ero lo stesso dell’Euridice di Ottavio Rinuccini e aveva dei chiari rimandi al teatro pastorale de Il Pastor Fido del Guarini e dell’Aminta di Torquato Tasso ma, rispetto a questi ultimi due lavori, l’Orfeo ha una linearità di tempo e d’azione, oltre a una patina più tragica e a scene impattanti. L’Orfeo è anche ricco di citazioni dantesche, insolite per il clima poetico del tempo (III e IV atto). Dal punto di vista musicale, anche Monteverdi ricorse a soluzioni molto espressive e patetiche, melodicamente molto coraggiose (vedi lamento di Orfeo). In questo quadro, il protagonista ne esce come un vero e proprio personaggio teatrale, dotato di una psicologia complessa, e ben articolato in scena. La “prima” si tenne il 24 febbraio 1607 in una saletta degli appartamenti gonzagheschi e il 1° marzo ne seguì la replica. Per quanto ci sia giunta l’esatta strumentazione della serata (e ne fu il primo esempio), per quanto riguarda invece gli interpreti, sono giunti a noi solo alcuni nomi che parteciparano alla famosa “prima”: il tenore Francesco Rasi, un nobile di Arezzo, che con ogni probabilità interpretò Orfeo; il castrato Giovan Gualberto Magli, al servizio alla corte medicea e “dato in prestito” ai Gonzaga per l’occasione che interpretò la Musica nel prologo e poi Proserpina. La peculiarità dell’Orfeo, al di là di aver avuto un ottimo successo sin da subito, fu quella di essere stato il primo lavoro nel quale un compositore scelse e affidò le singole parti ai singoli strumenti e prevede un’orchestra formata almeno da due clavicembali, due viole contrabbasse, dieci viole da braccio, un’arpa doppia, due violini piccoli alla francese e due ordinari da braccio, tre chitarroni, ceteroni, due organi di legno, tre viole da gamba basse, cinque tromboni, alcuni regali, due cornetti, due flauti piccoli, quattro trombe di cui una chiarina e tre sordine. A Cremona, dunque, il 12 maggio 2007 l’Orfeo costituirà lo spettacolo inaugurale della XXIV edizione del Festival di Cremona Claudio Monteverdi. La messinscena si rifarà costantemente al concetto di “magico”: l’ambientazione e le luci contribuiranno a dare la sensazione di una azione da “favola in musica”. La luce, in particolare, conferirà agli elementi scenici un effetto di luminescenza, di rifrazione e riflessione, astraendo lo spazio scenico e trasferendolo in un mondo fittizio, immaginario, irreale, anche se fatto di cose “terrene” quali il bosco e l’acqua. Anche i personaggi avranno movimenti innaturali e astratti, lenti e surreali, assumendo un carattere quasi rituale. L’azione si svolgerà all’interno di una scatola scenica in prevalenza specchiante, che consentirà di vedere i personaggi e, contemporaneamente, il loro doppio riflesso (la loro anima?), e che avrà i toni del nero, dell’argento, della pietra. L’universo che darà corpo all’azione si muoverà su tre diversi livelli, rappresentanti altrettanti ambienti: al centro ci sarà il bosco, il mondo in cui gli uomini trascorrono la loro quotidianità; al di sotto del bosco l’acqua calma e scura della palude si ritirerà per rivelare l’Ade, il regno di Plutone, e il luogo ove Orfeo compirà il suo viaggio alla ricerca di Euridice; al di sopra di tutto sta il cielo, il mondo degli dei che vegliano sugli uomini, e il luogo in cui si compirà l’apoteosi finale. L’esecuzione musicale sarà affidata alla direzione di Andrea Marcon, trevigiano 44enne dalla solida carriera concertistica europea, nonchè uno dei musicisti italiani più sensibili e attenti alla corretta prassi esecutiva e interpretativa del repertorio antico. Marcon si avvarrà dell’Orchestra Barocca di Venezia; la scelta di un ampio organico, è stata fatta in rispetto delle indicazioni apposte dallo stesso Monteverdi in partitura, e per poter disporre di una vasta gamma di colori, così da restituire alla “favola in musica” il significato festivo per cui era stata composta: 3 violini primi, 3 violini secondi, 2 viole prime, 2 viole seconde, 2 violoncelli/viole da gamba, 2 violoni, 2 flauti dolci, 1 arpa doppia, 2 chitarroni/chitarra barocca, organo, regale, 2 cembali, 2 trombe, 2 cornetti, 5 tromboni, 1 percussione. Come recita il I atto: “Lasciate i monti, lasciate le fonti” e non mancate a questo “lieto e fortunato giorno..”. Segnatevelo in agenda: 12 maggio 2007, Teatro Ponchielli, Cremona. PROGRAMMA COMPLETO FESTIVAL MONTEVERDI sabato 12 maggio, ore 21.00 - Teatro A. Ponchielli L’Orfeo di Claudio Monteverdi con Vittorio Prato, Céline Scheen, José Maria lo Monaco, Giovanni Battista Parodi, Luca Tittoto, Gabriella Sborgi, Luca Dordolo, Antonio Giovannini, Paolo Cauteruccio Coro Costanzo Porta Antonio Greco, maestro del coro Orchestra Barocca di Venezia Andrea Cigni, regia Lorenzo Cutuli, scene e costumi Andrea Marcon, direttore martedi 15 maggio ore 21.00 – Museo Civico Pittura e melodramma Conversazione con Mina Gregori Musica e pittura a Cremona al tempo di Monteverdi Un itinerario nelle sale della Pinacoteca Arie dai melodrammi di Monteverdi Marta Vandoni Iorio, soprano Claudio Astronio, clavicembalo venerdi 18 maggio ore 21.00 – Sala San Domenico del Museo Civico Omaggio a Domenico Scarlatti nel 250° anniversario della morte Le Sonate cembalistiche Marco Ruggeri, clavicembalo mercoledi 23 maggio ore 21.00 – Cattedrale Dietrich Buxtehude (1637-1707) nel III centenario della morte Hainz Georg Saalmüller, organo SETTIMANA ORGANISTICA INTERNAZIONALE ingresso libero venerdi 25 maggio, ore 21.00 – Chiesa di San Marcellino The Art of Playing the violin Corelli e i suoi allievi a Londra musiche di Arcangelo Corelli, Domenico Scarlatti, Gasparo Visconti, Charles Avison, Francesco Geminiani Orchestra L’Aura Soave Cremona Nicolas Robinson, violino solo e maestro di concerto sabato 26 maggio ore 21.00 – Chiesa di San Sigismondo Dietrich Buxtehude (1637-1707) nel III centenario della morte Francesco Di Lernia, organo SETTIMANA ORGANISTICA INTERNAZIONALE ingresso libero martedi 29 maggio ore 21.00 – Chiesa di Sant’Omobono Dietrich Buxtehude (1637-1707) nel III centenario della morte Sabine Federspieler, voce e flauto a becco – Lucia Froihofer, violino – Matteo Malagoli, viola da gamba – Marco Fracassi, clavicembalo SETTIMANA ORGANISTICA INTERNAZIONALE ingresso libero giovedì 31 maggio ore 21.00 – Chiesa di San Marcellino Lobet Gott in seinen Reichen, Cantata BWV 11 Magnificat in re maggiore BWV 243 di Johann Sebastian Bach I Barocchisti Diego Fasolis, direttore venerdi 1 giugno ore 21.00 – Teatro A. Ponchielli Il Ballo delle Ingrate et altre sorte di Madrigali Amorosi Il Combattimento di Tancredi e Clorinda Il Lamento della Ninfa Il Ballo delle Ingrate in genere rappresentativo di Claudio Monteverdi La Venexiana Roberta mameli, Katja De Sarlo, Krjesti Odegaard, Giovanni Caccamo, Giuseppe Maletto, Matteo Bellotto, Gabriele Lombardi, Paola Reggiani Claudio Cavina, direttore domenica 3 giugno ore 21.00 – Teatro A. Ponchielli lunedi 4 giugno ore 21.00 – Teatro A. Ponchielli Concerto per fagotto e orchestra in si bemolle maggiore K 191 di Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore “Eroica” op. 55 di Ludwig van Beethoven Orchestra Mozart Claudio Abbado, direttore giovedi 7 giugno ore 21.00 – Sala San Domenico del Museo Civico “O durezza di ferro e di diamante” Peri, Caccini e la Camerata Fiorentina musiche di Giulio Caccini, Jacopo Peri, Emilio de’ Cavalieri, Johann Nauwach, Giovanni de’ Bardi, Cristofano Malvezzi Gemma Bertagnolli, soprano Ensemble L’Aura Soave Cremona Diego Cantalupi, direttore artistico venerdi 8 giugno ore 21.00 - Teatro A. Ponchielli La Dafne di Marco da Gagliano Roberta Invernizzi, Furio Zanasi, Luca Dordolo, Raffaella Milanesi, François Nicolas Geslot, Paola Quagliata, Paolo Cauteruccio Coro Costanzo Porta Antonio Greco, maestro del coro Ensemble Antonio Il Verso Davide Livermore, regia Santi Centineo, scene e costumi Gabriel Garrido, direttore coproduzione con il Maggio Musicale Fiorentino I biglietti per le singole serate saranno posti in vendita dal 3 marzo Informazioni: Fondazione Teatro A. Ponchielli Casella Postale 172 26100 CREMONA Segreteria tel. 0372 022010/011 – Biglietteria (10.30 – 13.30 e 16.30 – 19.30) tel. 0372 022001/002 e-mail: [email protected]