Nell’ambito del ventunesimo convegno internazionale (edizione speciale a distanza) è stato assegnato all'attrice e regista turca, residente a New York, la quinta edizione del Premio.
Durante il ventunesimo convegno internazionale (in edizione speciale a distanza) promosso dalla Rivista “Catarsi, Teatri delle Diversità”, è stato assegnato a Zishan Ugurlu, attrice e regista turca residente a New York, la quinta edizione del Premio internazionale Gramsci per il teatro in carcere.
Teatro e carcere in USA
La cerimonia si è tenuta nell’ambito del XXI convegno su I teatri delle diversità, dedicato quest’anno al tema “Dialoghi tra pedagogia, teatro e carcere”. Un evento organizzato on line dallo studio di regia allestito a Pesaro tramite piattaforma Zoom, sabato 31 ottobre, con la partecipazione di 100 iscritti da Italia,
Spagna, Portogallo, Stati Uniti e Brasile. Zishan Ugurlu, coinvolgendo ripetutamente i propri studenti, dal 2008 ha sviluppato diverse sperimentazioni di formazione teatrale negli istituti penitenziari statunitensi, vivendo un’esperienza ravvicinata e intima con il fenomeno dell’incarcerazione di massa in America.
Zishan lavora a New York e in ambito internazionale dal 1995, è attrice e regista residente al La MaMa Theatre e membro della Great Jones Repertory Company. Si è esibita con il suo gruppo in numerose produzioni teatrali internazionali, da Panorama diretto dalla compagnia Motus alla Carmen nel pluripremiato Godard-Distant and Right di Robert Wooduff, Draupadi, Edipo Rex e Yunus diretta da Ellen Stewart, la Bibbia dei contadini di Dario Fo e Antigone di Jose Watanabe. È la direttrice artistica e fondatrice di "Actors Without Borders-ITONY", una compagnia teatrale che si impegna a presentare al pubblico americano drammaturghi nazionali e internazionali ben noti e apprezzati, ma raramente prodotti, ed insegna all'Eugene Lang College alla New School for Liberal Arts come professore associato.
Dall’Arthur Kill Correctional Facility di Staten Island, al carcere di massima sicurezza di Sing Sing ad Ossing (New York), inaugurando attività laboratoriali anche al Metropolitan Correctional Center di Manhattan. Si è specializzata in programmi di ricerca su “Creating a Solo Perfomance” o “Intro Direction” con sperimentazioni inedite di insegnamento di regia, dando l’opportunità a diverse persone di raccontare le loro storie in un ambiente intimo attraverso l’accettazione della vulnerabilità, con analisi dettagliate del comportamento umano e della natura del processo di scelta. Significativa la sua recente performance da Not About Nightingales di Tennessee Williams, realizzata con ex detenuti e studenti del Lang College al fine di generare consapevolezza e pensiero critico sul problema dell’incarcerazione di massa e sul rapporto di quest’ultima con la giustizia razziale.
Raggiunta a Instanbul, Zishan Ugurlu ha dichiarato: “Questo riconoscimento rappresenta per me un grande privilegio. Sono onorata di aver ricevuto questo premio in relazione alla mia esperienza come regista teatrale ed educatrice. Fin dal principio, le mie convinzioni sulla giustizia sono state parte integrante del mio lavoro; il solo fatto di essere stata scelta in virtù di ciò rappresenta un opportuno richiamo alla nostra comune passione e all’urgenza con cui dobbiamo portarla avanti. [...] Credo nell'intersezione tra teatro, pedagogia e carcere. Essendo una delle istituzioni più corrotte, obsolete e opprimenti del mondo moderno, non c'è simbolo migliore del carcere per rappresentare la paura della liberazione delle persone. È assolutamente vitale che i nostri mondi convergano, non solo per il bene dell'insegnamento, ma per il bene dell'insegnare e dell’essere insegnati. Solo allora potremo plasmare un mondo migliore e più giusto che ci libererà da catene sia letterali che figurate”.
Teatri delle diversità
Il Premio Internazionale Gramsci per il teatro in carcere è stato istituito nel 2016 dalla Rivista europea “Catarsi, Teatri delle diversità”, fondata all’Università di Urbino nel 1996 da Vito Minoia ed Emilio Pozzi, in collaborazione con l’Associazione Casa Natale Gramsci di Ales, l’Associazione Nazionale Critici di Teatro (ANCT), l’International Network Theatre in Prison (INTiP)- organismo partner dell’International Theatre Institute (ITI-Unesco).
La giuria era composta da Giulio Baffi (presidente dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro), Alejandro Finzi (drammaturgo, Università Nazionale del Comahue/Argentina), Valeria Ottolenghi (critico teatrale, membro del Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere), Mariano Dolci (burattinaio, già docente di Teatro di animazione all’Università di Urbino).
Per il programma esteso del convegno e altre informazioni: