Arthur Schnitzler condanna la società viennese di fine '800, sollevando una critica ancora molto attuale. Martedì 15 e mercoledì 16 dicembre, alle 20.45, protagonisti Stefania Rocca e Franco Castellano, per la regia di Franco Però.
Martedì 15 e mercoledì 16 dicembre, alle 20.45, Scandalo, commedia di Arthur Schnitzler arriva al Teatro Verdi di Pordenone.
Il testo, ambientato nella Vienna di fine ‘800, si presenta in realtà come di grande attualità: è una critica molto forte alla società, a una società buonista che qui viene, quasi inconsciamente, da Schnitzler smascherata nella sua ipocrisia. È la storia, amara, di una donna “diversa” che riesce a “smuovere” la società proprio grazie questa propria diversità.
Un giovane, nato da una famiglia dell’alta borghesia, si innamora di una ragazza, un’immigrata, semplice, di bassa classe sociale. Il risultato del loro amore, amore rimasto celato ai di lui genitori, è una creatura: quando il ragazzo sta per perdere la vita a causa di un incidente svela la storia d’amore alla madre e al padre, chiedendo loro di offrire ospitalità alla ragazza e al bimbo. I genitori seguono il desiderio del figlio, dimostrandosi, ma solo inizialmente, calorosi e disponibili. Lentamente infatti emergeranno le volgarità e le violenze nei confronti della giovane, poi abbandonata e lasciata morire.
“Il testo è bellissimo perché ci mette di fronte dinamiche sentimentali attualissime, anche se non è un testo moderno. La ragazza, Toni, potrebbe essere una immigrata, una tunisina, una araba...Verso di lei prima fingono di essere gentili, tolleranti, poi però quando dovrebbero accettarla dentro la famiglia si scatenano le reazioni, la paura innanzitutto perché, esattamente come gli immigrati, anche Toni è una che scombina l'assetto ordinato dei principi e della morale di quell'ambiente, le sicurezze in cui ci rinchiudiamo. Emma, il mio personaggio è l'unica che prova, pur stando dentro le convenzioni, a sfidarle, ma poi finiscono per schiacciarla, e il suo sarà un destino di grande frustrazione": queste le parole di Stefania Rocca, protagonista con Franco Castellano in questo capolavoro.
Regia di Franco Però, coproduzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Artisti Riuniti e Mittelfest 2015.