Dal 10 al 22 settembre Ravenna ospita la XVIII edizione di Ammutinamenti - Festival di danza urbana e d'autore, a cura dell'Associazione Cantieri e la direzione artistica di Monica Francia e Selina Bassini: protagonisti più di 40 giovani danzatori e coreografi.
Torna a Ravenna il Festival di danza urbana e d’autore “Ammutinamenti”: dal 10 al 22 settembre la città romagnola ospita la XVIII edizione della kermesse, a cura dell’Associazione CANTIERI, con la direzione artistica di Monica Francia e Selina Bassini. Protagonisti della rassegna più di 40 giovani danzatori e coreografi, tra artisti emergenti e artisti già affermati sulla scena nazionale ed internazionale.
Il Festival, fin dai suoi esordi, ha promosso la parte più giovane e innovativa delle arti performative, ponendo fra i suoi obiettivi anche la promozione e la formazione inclusiva attraverso progetti site specific e partnership con le realtà di ricerca più sperimentali a livello nazionale. Ammutinamenti è ideato e guidato da CANTIERI, una realtà culturale che promuove la danza come strumento di ricerca artistica, politica e sociale: una vera e propria incubatrice della giovane danza, un laboratorio di ricerca continua per la danza contemporanea, d’autore e di ricerca, e che fa della sinergia con le altre realtà culturali e il coordinamento di reti i suoi punti di forza.
"Tutto questo, prima, non era" è il titolo scelto per la XVIII edizione del festival, nome che rivendica il ruolo che questa ormai storica rassegna ha avuto e continua ad avere nella ricerca coreografica e nell'evoluzione della danza contemporanea, soprattutto per quanto riguarda lo spostamento di prospettiva della creazione coreografica e il suo rapporto con il pubblico. La danza è stata portata fuori dal classico palcoscenico, in una dimensione urbana, ha trovato espressione negli spazi pubblici, dagli Uffici Postali, alle piazze, dalle vetrine dei negozi, alla Darsena di città e qui è nato un dialogo diretto con la dimensione urbana, le sue funzionalità e i suoi cambiamenti e si è cercato un confronto nuovo e diretto con i cittadini, coinvolgendoli nelle cosiddette “incursioni” e invitandoli a diventare pubblico attivo, parte di questo nuovo linguaggio artistico. Si è intuito il tema dell’emancipazione culturale dell’audience e dell’accessibilità al contenuto artistico, comprendendo che la vera svolta sarebbe stata trovare una nuova prospettiva capace di mettere a sistema la ricerca artistica, la formazione dei giovani, il lavoro critico, le reti per i talenti emergenti, senza dimenticare di innovare il modo con cui confrontarsi con il pubblico.
Come da tradizione il Festival dedica una sezione importante alla Vetrina della giovane danza d’autore®, che quest'anno festeggia i vent’anni di incessante attività: dal 16 al 18 settembre l'Almagià e altri in luoghi storici ed inediti della città come il MAR - Museo d'arte della città di Ravenna, Teatro Alighieri, Piazza Einaudi vedranno protagonisti giovani autori e compagnie emergenti, selezionati dai più importanti operatori della danza nazionale appartenenti alla rete Anticorpi XL. Dal 2007 la Vetrina della Giovane Danza d’Autore è la prima azione del Network Anticorpi XL, la rete dedicata alla giovane danza d’autore, che attualmente coinvolge 34 operatori di 15 regioni: un’iniziativa con cui si vuole promuovere la diffusione e la visibilità di creazioni coreografiche concepite per spazi e formati teatrali non convenzionali. La Vetrina della Giovane Danza D’Autore ha permesso di far emergere la vitalità della danza italiana e dei nuovi autori, che si sono via via affermati sulla scena.
Partecipano al ventennale: Arianna Rodeghiero (Lombardia), Olimpia Fortuni (Emilia Romagna), Andrea Costanzo Martini (Piemonte), Francesco Colaleo, Maxime Freixas, Francesca Ugolini/ Cie MF(Campania), Orlando Izzo (Abruzzo), Barbara Berti (Emilia Romagna), Fabio Novembrini, Roberta Racis (Puglia/Sardegna/Veneto), Maria Francesca Guerra (Marche), Sara Pischedda (Sardegna), Collettivo PirateJenny (Lombardia), Francesco Marilungo (Marche), Masako Matsushita (Marche), Mattia Russo, Antonio De Rosa / Kor’sia (Campania), Davide Valrosso (Puglia), Mattia De Virgiliis (Umbria), Alessandro Sollima (Sicilia), Nicola Marrapodi e Roberto Orlacchio (Liguria), Marco Bissoli (Veneto),Ermanno Sbezzo (Emilia Romagna / Sicilia) e Aristide Rontini (Emilia Romagna).
Il cartellone del festival affianca ai giovani interpreti della danza contemporanea i lavori di coreografi già affermati sulla scena nazionale ed europea, tutti fortemente legati alla città di Ravenna, “genius loci” dei loro primi passi artistici, sempre al fianco dei progetti di Cantieri: Alessandro Bedosti, Simona Bertozzi, i Motus con Silvia Calderoni e il gruppo Nanou.
Alessandro Bedosti è in scena con Das Spiel, con lui in scena Antonella Oggiano, lavoro intimo e molto emozionante che mette a nudo sentimenti e fragilità dei due protagonisti.
La compagnia Simona Bertozzi/Nexus presenta due quadri coreografici dedicati al mito di Prometeo: il primo dal titolo Architettura:Prometeo, si riferisce al quinto dei sei quadri dedicati al Prometeo, la prospettiva del tracciato coreografico sarà agita da un gruppo di giovanissime danzatrici del territorio bolognese e ravennate. Lo spettacolo si collega al progetto Bioma, una comunità di giovani (dai 12 ai 17 anni) guidati e sostenuti da coreografi; Il secondo lavoro Prometeo: il dono si concentra sul secondo quadro coreografico del progetto Prometeo, la riflessione sulla natura del dono si attualizza nella capacità di addentrarsi in una traiettoria d’indagine, di esercitare un linguaggio che, nella sostanza del gesto e del movimento, possa farsi luogo della visione e delle mutevoli corrispondenze fra le immagini.
Il gruppo Nanou, compagnia di punta della scena ravennate, concentra la propria ricerca sul corpo in qualche modo potenziato, allargato, inteso come corpo/suono, corpo/luce, corpo/oggetto. Xebeche e Sport, i due lavori che presenterà al Festival dalla compagnia sono opere che fanno diventare il corpo di ogni performer segno tra i segni, in continuo mutamento. In Xebeche, realizzato in collaborazione con Ravenna Festival, la struttura coreografica è una continua mutazione che segue diversamente il passaggio del corpo e la trasformazione che questo dà al luogo; Sport invece mette in scena un’atleta, colta nell’intimità dei preparativi per l’esecuzione dell’elemento ginnico, per esporre un corpo nella sua fragilità e diametralmente opposta forza. Lo spettacolo è inserito nella rassegna Terzo Tempo, promossa dall’Assessorato allo Sport del Comune di Ravenna.
I Motus presentano il sorprendente MDLSX ordigno sonoro, inno lisergico e solitario alla libertà di divenire, algender b(l)ending, all’essere altro dai confini del corpo, dal colore della pelle, dalla nazionalità imposta, dalla territorialità forzata. È uno “scandaloso” viaggio teatrale di Silvia Calderoni che – dopo 10 anni con Motus – si avventura in questo esperimento dall’apparente formato del Dj/Vj Set, per dare inizio a una esplorazione sui confini che si catalizzerà, in Black Drama.
Nel ricco cartellone si segnala l’apertura del Festival (10 settembre) con il tour italiano di tre compagnie internazionali, selezionate per l’azione lvaro Esteban Danza Urbana XL: Sharon Fridman (ES/IL), la compagnia Arno Schuitemaker (NL) e Elias Aguirre e Alvaro Esteban (ES); in particolare fa da sfondo allo spettacolo di questi ultimi, la mostra fotografica sulla street art a cura di Marco Miccoli. L’azione del Network XL coordinata dall’associazione Danza Urbana, intende creare opportunità di condivisione fra i festival delle proposte spettacolari di danza urbana, ideate da giovani autori italiani e stranieri, selezionate dai partner che aderiscono all'azione, per creare le condizioni di circuitazione di queste opere.
Da segnalare, sempre nel giorno di apertura il consueto appuntamento con Garage Sale, mercatino vintage e secon hand, performance, live music e mostra fotografica del progetto (Dis)appear_project curato da Giulia Masci, un’esperienza fotografica dove il soggetto umano si diffonde nello sfondo per esasperare la presenza di oggetti reali che sono stati messi da parte, abbandonati o superati, attraverso il concetto di riuso.
In cartellone Prove d’autore XL esito finale della residenza d’autore condotta dal talentuoso coreografo Nicola Galli/De Rerum Natura con il gruppo di danza contemporanea del Balletto di Toscana Junior.
Nicola Galli è inoltre protagonista della collaborazione che il festival ha aperto con il Settembre Dantesco, per la quale realizzerà all’interno dei chiostri francescani un site specific dal titolo Oro e pietà, promosso dall’Istituzione Biblioteca Classense in occasione dell’Annuale Dantesco. Attraversano il festival per tutta la sua durata le Nuove traiettorie XL, un progetto formativo che propone a un gruppo di giovani autori agli esordi un’occasione di scambio e di confronto con altre realtà già affermate e con operatori del settore. Gli artisti, selezionati dalla commissione “Network Anticorpi XL”, seguiranno un fitto programma di incontri, allenamenti e visioni di spettacolo.
Ben si inserisce nella poetica di Ammutinamenti BIOMA, un progetto della rete Anticorpi, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna, che intende dare risalto ai progetti di formazione e avvicinamento ai linguaggi della danza e della pratica performativa rivolti ai giovani in fascia adolescenziale, condotti da coreografi professionisti in grado di costruire un contesto relazionale stimolante e formativo. Bioma ospita le performance dei ragazzi del Centro 21 e Dance Lab, guidati dalle riminesi NNChalance, degli studenti della Scuola Media Montanari di Ravenna che, coordinati da Monica Francia, raccontano attraverso le loro azioni corporee, gli esiti dei laboratori di CorpoGiochi a scuola dal titolo Bianco.
PROGRAMMA COMPLETO DEL FESTIVAL