Viene inaugurata il 28 maggio la mostra legata alle suggestioni tra terra e mare, cielo e bellezza dell'artista napoletano.
Capri ed Ernesto Tatafiore, che racconta di sé e delle suggestioni ispirate dall'Isola azzurra nell'esposizione Aria di Capri che viene inaugurata sabato 28 maggio, alle ore 18, negli spazi espositivi dell’ex Canonica della Certosa di San Giacomo a Capri. A cura di Maurizio Siniscalco ha il coordinamento tecnico-scientifico di Patrizia Di Maggio e resta aperta fino al 3 luglio.
Si tratta di 32 opere, acrilici su tela di vario formato e sculture in bronzo, create dall'artista napoletano in massima parte per l’occasione, quasi tutte legate a fatti di terra e di mare, temi che ben si adattano al fascino della Certosa e dello straordinario paesaggio che la circonda.
"Vicini, e quasi costretti a guardarsi - racconta Patrizia Di Maggio - ci sono Masaniello e Ulisse, Penelope e Robespierre, l’autoritratto, un vecchio barbato e i corpi femminili risplendenti negli ori e nei colori del sole, a seno nudo. E poi i pesci e gli oggetti d’uso quotidiano, i panorami improbabili come l’immaginario circuito automobilistico Capri - Anacapri, la strada cosparsa di fiori sulla quale sfrecciano le vetture sportive... I protagonisti dei suoi racconti, personaggi della storia, della letteratura e dell’arte, o eroi creati dalla fantasia popolare, sono presentati, come di consueto, fuori contesto e immersi in una dimensione ludica, irreale, che diventa paradosso, utopia e spazio narrativo personale, sottolineato anche dall’inserimento, nei disegni e nei dipinti, di «oggetti-giocattolo in miniatura» come barchette e parole, pesci, lune, triangoli e altri piccoli amusement, che rappresentano la libertà di concedersi altrettante, indovinate, licenze poetiche… La mostra si chiude con Aetatis suae, un autoritratto in cui, con un pizzico di civetteria, si rappresenta in redingote e calzamaglia: l’opera è come una firma d’artista e conclude simbolicamente il racconto presentato in mostra, che ancora una volta conferma la vocazione di Ernesto Tatafiore a proporsi come un moderno cantastorie, un narratore colto e avvincente, sempre in bilico tra ironia e serietà".
La mostra è frutto della collaborazione tra il Polo museale della Campania e l’Associazione Culturale ArteAs; con il patrocinio della Città di Capri, del Comune di Anacapri, dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, della Fondazione Axel Munthe – Villa San Michele, della Femptec – Fundação de Gestão de Projetos di Rio de Janeiro e della UERJ – Universidade do Estado do Rio de Janiero.
Orario: maggio ore 10-18, Giugno e Luglio ore 10 -19
Ingresso: € 4,00
Certosa di San Giacomo, Via Certosa 180073 - Capri (Napoli)
www.polomusealenapoli.beniculturali.it