Teatro

IN & OFF a Bologna - Gli spettacoli della settimana 8/14 febbraio 2016

IN & OFF a Bologna - Gli spettacoli della settimana 8/14 febbraio 2016

La seconda settimana di febbraio è caratterizzata dalla drammaturgia contemporanea con "David è morto", ultima creazione di Babilonia Teatri in scena all'Arena del Sole e "La Famiglia Campione" degli Omini in scena all'Itc di San Lazzaro; due prime assolute: "Prova", ultimo lavoro di P.Rambert all'Arena del Sole e "Desaparecidos#43",di Instabili Vaganti al Teatro delle Moline.

Dal 9 febbraio al 21 febbraio, all’Arena del Sole andrà in scena David è morto, l'ultima creazione di Valeria Raimondi e Enrico Castellani di Babilonia Teatri, una delle più innovative e provocatorie formazioni teatrali contemporanee.
Storia surreale di una coppia di fratelli suicidi, David è morto,  è il racconto di una provincia lasciata a se stessa dove si corre per non vedere quel che ci circonda, la narrazione leggera e grottesca di una realtà profondamente drammatica. È il racconto di cinque morti che parlano, della loro vita e della loro morte, è un epitaffio cantato, è il sogno di un musical postumo.

Mercoledì 10 febbraio, invece il Teatro Duse ospiterà Il Lago dei Cigni, coreografie di  M. Petipa e regia di Luigi Martelletta.
Fortemente legato alla tradizione accademica, il coreografo propone un lavoro stilisticamente più snello, vivace, alleggerendo tutti i manierismi e le pantomime che fanno parte del repertorio classico, mantenendo comunque le coreografie originali.
La particolarità di questo spettacolo consiste proprio nella capacità di unire fantasia e realtà, di proporsi vivo e attualissimo, pur dimorando in un suo pianeta espressivo che sa di antico, di già visto, di già vissuto. L’ideale neoclassico di una bellezza assoluta, regolata da un ordine imperturbabile, è l’obiettivo totalizzante della creazione.

L’11 febbraio sul palco del teatro IL Celebrazioni torna in scena, nella versione originale, una delle produzioni più acclamate del Balletto di Roma, Otello, firmata da uno dei migliori autori italiani di danza contemporanea, Fabrizio Monteverde.
In questa versione, il coreografo rivisita il testo shakespeariano lavorando sugli snodi psicologici che determinano la dinamica dell'ambiguo e complesso intreccio tra i protagonisti Otello, Desdemona e Cassio. Precoce dramma romantico, l'Otello ben si presta alla lettura provocatoria ed eccessiva elaborata da Monteverde, in cui anche certe forzature enfatiche delle musiche di A.Dvorak trovano una loro pertinente collocazione, fungendo spesso da sottile contrappunto ironico, in stile brechtiano, all'azione dei personaggi.

Dall’11 al 14 febbraio il Teatro delle Moline ospiterà la prima assoluta di Desaparecidos#43, la nuova produzione di Instabili Vaganti (Italia/Messico), per la regia di Anna Dora Dorno.
Lo spettacolo  vuole dar voce alla drammatica vicenda dei 43 studenti di Ayotzinapa scomparsi ad Iguala, in Messico, il 26 settembre del 2014, e lo fa partendo dalla propria ricerca ed esperienza di lavoro in Messico, Uguguay e Argentina e dalle testimonianze e i racconti degli studenti messicani coinvolti nel progetto internazionale Megalopolis, ideato e diretto dalla compagnia. Una drammaturgia originale, bilingue, fatta non solo di parole ma anche di azioni fisiche, suoni, canti, immagini che mettono insieme più voci; una “Acción Global” per Ayotzinapa che diventa universale grazie all’uso di un linguaggio teatrale, fisico, performativo, emozionale e al cast internazionale composto da attori e danzatori italiani e messicani.

Sempre dall’11 al 14 febbraio l’Arena del Sole ospiterà un’altra prima assoluta: Prova, la nuova produzione di Emilia Romagna Teatro Fondazione, di cui Pascal Rambert ha curato testo, regia e coreografia.
Gli interpreti sono Luca Lazzareschi e Anna Della Rosa, assieme a Laura Marinoni e Giovanni Franzoni. Lo spettacolo è “in forma di equazione priva di incognite”: una macchina implacabile, un gioco dinamico che coinvolge il corpo e sfida il silenzio fra rimbalzi, confidenze, ipotesi, supposizioni, aggressioni, verità e finzioni. Per questo testo, Pascal Rambert, direttore del T2G, teatro alle porte di Parigi che lavora sulla creazione contemporanea, è stato insignito del Premio annuale per la letteratura e la filosofia intitolato a Emile Augier.

Dal 12 al 14 febbraio salirà sul palco del Teatro Duse Nasncy Brilli con Bisbetica, La bisbetica domata di William Shakespeare...messa alla prova, regia di Cristina Pezzoli. Un classico senza tempo, uno dei capolavori di William Shakespeare in una rappresentazione travolgente, arricchita da elementi popolari ed echi della commedia dell’arte. L’intera vicenda è caratterizzata da una verve comica che guida in modo parallelo i destini degli attori della compagnia e dei personaggi della commedia: il poliedrico cast, infatti, darà vita ad un doppio spettacolo in cui tutti sono sia attori della compagnia che personaggi di Shakespeare.

Dal 12 al 14 febbraio ai Teatri di Vita andrà in scena Love bombing, spettacolo  scritto e diretto da
Giuseppe Miale di Mauro.
Cinque persone rifugiate in un bunker, sopravvissuti dall’olocausto che terrorizza i nostri giorni: il trionfo dell’Isis, del califfato che stermina chi non aderisce. Fuori, i mujaheddin che portano a compimento il genocidio, dopo aver decapitato il Papa e portato il mondo occidentale alla sua fine; dentro, alcuni uomini impauriti che cercando di resistere. Improvvisamente, uno del gruppo riesce a portare nel bunker un mujaheddin per torturarlo e vendicarsi. E improvvisamente la prospettiva cambia…
Uno spettacolo capace di calarsi profondamente nell’attualità e nelle sue paure, e al tempo stesso di rappresentare una profonda e più complessa riflessione sulla libertà e la responsabilità.

Sabato 13 febbraio approda sul palco dell’ITC/Teatro dell’Argine di San Lazzaro La Famiglia Campione, produzione degli Omini in collaborazione con la Fondazione Teatro della Pergola.
Lo spettacolo è frutto di un percorso fatto di indagini e laboratori, un progetto che ha coinvolto cinque comuni della provincia fiorentina, centinaia di persone conosciute per strada e più di ottanta giovani. In scena Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi e Luca Zacchini, che insieme a Giulia Zacchini sono anche autori e registi dello spettacolo. I personaggi sono dieci, ma assumono i modi, le parole, le storie, di centinaia di persone conosciute per strada: dieci personaggi, tre generazioni a confronto, tre attori visibili in tutto. Così ognuno è, alla volta, sia nonno, padre e figlio di se stesso: il ritratto dell’oggi, delle piccole province, della famiglia campione, si astrae dalla realtà, rimanendo sospeso nel tempo.

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