Settimana all'insegna delle prime assolute: all'Arena del Sole prima assoluta per "Purgatorio" con regia di C. Rifici, Teatri di Vita ospita "Sister(s)" di A. Dellai, realizzato da exvUoto teatro+Dedalofurioso, e la nuova produzione del Teatro dell'Argine offre "La Magnifica Illusione" di A.Paolucci&G.Dispenza all'Itc Teatro.
Lunedì 7 novembre apre la terza stagione sinfonica senzaspine al Teatro Duse il concerto filMusic. Dopo il notevole successo delle edizioni passate, si consolida un cartellone sui generis, con repertori accattivanti, sempre fuori dal comune. L’Orchestra Senzaspine propone le colonne sonore più belle e suggestive della storia del cinema, per un concerto accompagnato da supereroi, forze del male, giovani maghi e molto altro ancora: l’atmosfera e le emozioni del grande cinema rivivranno a teatro, per una serata di sorprese e divertimento. In programma alcuni brani di film celeberrimi tra cui Jurassic Park, Star Wars, Mission, Schindler’s List ed Harry Potter.
Sempre al Teatro Duse il 10 novembre è la volta di IN…TOLLERANZA ZERO, il nuovo spettacolo di Andrea Baccan (in arte PUCCI), dalla comicità energica e devastante. L’attore comico milanese con ritmi incalzanti ed energia a “ciclo continuo”, evita la satira politica, preferendo quella di costume, la quotidianità è il suo argomento centrale: Baccan rende esilarante la fatica di vivere di chi, a 50 anni, si trova ad interagire con nuove e incomprensibili mode, nuove tecnologie, con la scuola della figlia e le devastanti e dispendiose attività extrascolastiche senza tralasciare gli acciacchi del mezzo secolo che si porta sulle spalle, costretto ad esami clinici ed esercizi fisici, per rimanere vitale in un mondo dove sono diventate indispensabili cose fino a poco tempo fa inutili e ridicole.
Dal 10 al 13 novembre invece l’Arena del Sole ospiterà in prima assoluta Purgatorio di Ariel Dorfman, regia di Carmelo Rifici, protagonisti Laura Marinoni e Danilo Nigrelli. Il Purgatorio è un luogo astratto – uno strano luogo da cui si può sì uscire, ma in cui si ritorna comunque – dove un uomo e una donna devono confrontarsi con le verità della loro vita e, attraverso le parole e i ricordi, tentare di redimersi da un tragico destino. Un dialogo serrato. Domande e risposte, quasi un interrogatorio. Ma chi è la vittima? E chi il carnefice? Atti di orgoglio, vendette, crudeltà: Ariel Dorfman riprende il mito di Medea e gli ingredienti della tragedia classica e scrive una nuova opera teatrale forte e intensa sulla violenza e la crudeltà, dove è impossibile riconoscere la vittima e il carnefice, che nella loro disperata difesa di non prendere responsabilità, creano un luogo indifferenziato, dove muoversi quasi fossero un unico identico personaggio.
Dall’11 al 13 novembre al Teatro Duse andrà in scena Filumena Marturano, il testo di Eduardo De Filippo più rappresentato all’estero, ispirato da un fatto di cronaca dal quale l’artista napoletano ha costruito una delle più belle commedie dedicata alla sorella Titina. Protagonisti due grandi interpreti: Mariangela D’Abbraccio, che ha iniziato la sua carriera diretta da Eduardo nella Compagnia di Luca De Filippo e Geppy Gleijeses, allievo prediletto di Eduardo che per lui nel 1975 revocò il veto alle sue opere; a dirigerli una delle più grandi registe italiane di cinema al mondo, Liliana Cavani, che con questo allestimento debutta nella Prosa.
Una storia bizzarra di una provincia reale ma allo stesso tempo surreale, uno spettacolo curioso, amaro e divertente: SISTER(s), scritto da Andrea Dellai, diretto da Tommaso Franchin e realizzato da exvUoto teatro+ Dedalofurioso, debutta in prima assoluta a Teatri di Vita dall’11 al 13 novembre. In scena lo stesso Andrea Dellai, con Giulio Morittu e Laura Serena. Lo spettacolo, vincitore del bando del Progetto CURA, è realizzato in residenza presso Teatri di Vita, in collaborazione con Residenza IDRA. Una squallida stazione di benzina del Nord Est circondata dal nulla. Caldo, fatica, razzismo quotidiano. Un fratello, una sorella e un frigo nuovo di zecca, arrivato come una promessa a cambiare per sempre le loro vite. La nuova produzione di exvUoto racconta con sguardo beffardo e divertito il rapporto troppo esclusivo fra due fratelli in una provincia ai margini, impaurita più da se stessa che da reali minacce, imbarbarita e tenera: piccoli mondi cuciti su misura dalla paura. SISTER(s) è un inno alla libertà individuale, senza ma e senza se, è un inno ai legami che uniscono e che non oppongono domande. È una vicenda tanto più assurda quanto più crudelmente vera. È una storia: Le cose accadono, punto e basta. Chi non si adatta è perduto.
L’11 novembre al Teatro Itc di San Lazzaro debutta La Magnifica illusione di Andrea Paolucci e Giovanni Dispenza, la nuova produzione del Teatro dell’Argine che apre la stagione 2016-2017. Diretto da Andrea Paolucci, che cura anche la drammaturgia con Mattia De Luca, lo spettacolo è in scena fino al 27 novembre (dall’11 al 13, dal 15 al 20 e dal 22 al 27 novembre). La Magnifica Illusione è una creazione senza parole, rarefatta, poetica, dura, che racconta di complicità e di altruismo, di mistero e di accoglienza, di viaggi in mare e dentro se stessi. E di come poesia e immaginazione possano essere talvolta l’unica via di salvezza.
È una favola, una parabola, una notizia di cronaca e che unisce teatro di figura e video mapping, teatro d’attore e di impegno civile.
Il 12 novembre approda al Teatro Il Celebrazioni Le Olimpiadi del 1936 di Federico Buffa, Emilio Russo, Paolo Frusca, Jvan Sica, regia Emilio Russo e Caterina Spadaro. Le Olimpiadi del 1936 sono state una delle edizioni più controverse della competizione, le vicende sportive sono vicende di uomini che inevitabilmente scorrono insieme alla Storia. A Berlino nel ‘36 Hitler e Goebbels volevano trasformare le Olimpiadi nell'apoteosi della razza ariana, al contrario, la competizione sportiva diede alla luce simboli luminosi di uguaglianza. Federico Buffa mette in scena questa vicenda attraverso le parole di chi c'era in quei giorni esaltanti e tremendi, con il suo stile narrativo incalzante, con la musica e le canzoni evocative di un'epoca in bilico tra il sogno e la tragedia e con le immagini "rivoluzionarie" di Leni Riefensthal. In scena accanto a Federico Buffa, i musicisti Alessandro Nidi, Nadio Marenco e la giovane cantante Cecilia Gragnani, personaggi evocati dal protagonista nel desiderio di poter rivivere quei giorni e quei luoghi della lontana estate del 1936.