Alberto Zedda dirige orchestra e coro del Conservatorio Rossini di Pesaro nel Barbiere di Siviglia in occasione del compleanno del compositore e del bicentenario della prima dell'opera.
Lunedì 29 febbraio alle 20.30 al Teatro Rossini di Pesaro Il barbiere di Siviglia, diretto in forma di concerto da Alberto Zedda, chiuderà i dieci giorni di Celebrazioni dedicati dalla città di Pesaro al 224° compleanno di Gioachino Rossini con l’iniziativa Figaro qua, Figaro là. Atto prima, scena prima. Zedda, che ha dedicato gran parte della sua vita agli studi rossiniani e autore dell’Edizione critica dell’opera di cui in questi giorni ricorre anche il bicentenario della prima esecuzione, dirigerà Orchestra e Coro del Conservatorio Rossini. “Magari non sarà il Barbiere perfetto” ha dichiarato Zedda, che dal 1989 dirige l’Accademia Rossiniana nell’ambito del Rossini Opera Festival, “ma di sicuro sarà il più fresco e giovane di tutti quelli che nel mondo celebreranno la duplice ricorrenza. Inoltre, verrà proposto nel Conservatorio nato grazie al lascito testamentario del grande Maestro, e vedrà misurarsi con una partitura così celebre ed impegnativa gli studenti del Conservatorio e gli ex-allievi dell’Accademia”.
L’Edizione critica dell’opera realizzata dal Maestro Zedda applicando un’originale metodologia poi adottata dalla Fondazione Rossini per la pubblicazione dell’Opera omnia rossiniana, fu accolta da un consenso tale da divenire riferimento imprescindibile per quella Rossini Renaissance che ha rivoluzionato l’immagine del grande Pesarese e ha fatto riemergere l’intero suo lascito teatrale, in gran parte posto in oblio, soprattutto per quanto riguarda la produzione “seria”. Quella Edizione critica, la prima in assoluto di un’opera del grande repertorio lirico italiano, ha fortemente influenzato gli orientamenti interpretativi e metodologici della cultura belcantistica.
Nello spirito del lavoro didattico svolto da Zedda a favore dei giovani artisti, nella compagnia di canto del Barbiere figurano talenti tra i più brillanti usciti delle ultime edizioni dell’Accademia Rossiniana: Sunnyboy Dladla (Conte d’Almaviva), Filippo Fontana (Bartolo), Cecilia Molinari (Rosina), Yunpeng Wang (Figaro), Dimitri Pkhaladze (Basilio). Al loro fianco, alcuni dei migliori allievi delle classi di Canto del Conservatorio Rossini: Giorgia Paci (Berta), Li Shuxin (Fiorello), Giuseppe Lamicela (Ambrogio) e Xue Tao (Un Ufficiale).
Nato nel 1869 per precisa volontà testamentaria di Gioachino Rossini, il Conservatorio pesarese, che porta il suo nome, ha iniziato i corsi accademici nel 1882 ed è uno dei più antichi e prestigiosi. Fin dagli inizi il livello artistico della scuola è stato garantito dalla presenza, in qualità di direttori, di alcuni tra i più importanti compositori italiani dell’epoca. Il primo fu Carlo Pedrotti, operista veronese che, per assumere il nuovo incarico, lasciò la direzione dell’Orchestra del Teatro Regio di Torino e condusse a Pesaro docenti di primissimo livello. A seguire, altri direttori di chiara fama furono i compositori Pietro Mascagni, Amilcare Zanella, Riccardo Zandonai, Lino Liviabella, Marcello Abbado. Tanti dei suoi allievi si sono distinti nel panorama musicale internazionale, a dimostrazione della serietà e dell’alta qualità degli studi effettuati. Tra gli allievi ‘storici’ del Conservatorio Rossini, basti ricordare Renata Tebaldi, Mario Del Monaco e il compositore Riz Ortolani.