L'incontro con lacultura cinese sotto i riflettori del Piccolo Teatro di Milano
Si rinnova anche quest’anno l’accordo di collaborazione tra la Shanghai Theatre Academy e il Piccolo Teatro di Milano, che pur essendo “Teatro d’Europa” da anni dialoga con culture dell’altro capo del mondo. Questo duraturo confronto teatrale tra Italia e Cina ha già portato molti frutti, primo tra tutti la possibilità di un confronto non violento tra diversità; lo spettacolo Matteo Ricci e Xu Guangqi in scena in questi giorni ne è l’effetto oggi tangibile.
Non è detto che il futuro sia l’omologazione – Storia di un’amicizia
Mercoledì 23 maggio, contestualmente all’incontro per il ciclo Milano, l’Europa, il Mondo con Lou Wei (Shanghai Theatre Academy), Rosanna Binacchi (MIBACT), Sergio Escobar e Alessandra Lavagnino (direttore dell’Istituto Confucio), è stato ribadito più volte che la collaborazione tra le due istituzioni teatrali "Non si è consumata in un bicchiere di champagne", secondo le parole del direttore del Piccolo Teatro. Nata nel 2002 in concomitanza della prima tournée di Arlecchino servitore di due padroni in Cina, la collaborazione si rinnova oggi per la terza volta. Grazie a questo scambio culturale e di reciproca formazione sono stati portati in Cina Pirandello e la Commedia dell’arte, è stata accolta in Italia la cultura di Confucio e la grande tradizione della sapiente cultura cinese.
Arte e politica per coltivare un futuro
A ribadire l’importanza del dialogo artistico, sono stati i due incontri che hanno avuto luogo quest’anno tra i rappresentanti istituzionali dei due Paesi. Lo scorso febbraio, infatti, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping, dopo aver visitato la tomba di Matteo Ricci, il missionario protagonista dello spettacolo in scena al Piccolo Teatro Studio Melato. Sempre quest’anno, a maggio, Xi Jinping ha confermato anche al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni la volontà di coltivare un rapporto privilegiato con il nostro Paese. Uno dei principali campi in cui si sta investendo è quello artistico, perché sul palcoscenico il dialogo e il confronto tra culture non può che essere creativo e produttivo.
Un missionario occidentale e un cinese erudito
Consapevoli di questo panorama politico-culturale, di particolare interesse è lo spettacolo Matteo Ricci e Xu Guangqi, prodotto dalla Shanghai Theatre Academy e messo in scena dalla compagnia cinese a Milano in questi giorni. Di cosa si tratta? Un viaggio di due ore in Cina, senza aeroporti e passaporti, serve solo sana curiosità; la stessa curiosità che è messa a tema nella rappresentazione come una delle caratteristiche umane che può legare esseri individui la cui cultura nasce a diecimila miglia di distanza.
"Quanto è diversa questa somiglianza?" - Un linguaggio universale
Il codice espressivo cinese, pur così diverso da ciò che normalmente si vede in Italia, non impedisce di conoscersi e guardarsi negli occhi per creare nuove identità. Non solo Cina e Italia, ma anche religione e scienza si confrontano in maniera intelligente su temi scottanti come la giustizia, l’amore, il perdono e l’umanità dell’uomo. Lo spettacolo è in lingua cinese con la proiezione della traduzione; la parola è ritmo, musica e suono. L’azione è coreografia, danza e acrobazie spettacolari: questo linguaggio universale permette agli spettatori un reale incontro con un’opera d’arte in cui il confronto tra culture tesse trama e dialoghi.