Domani e domenica al Teatro Brancaccio, Neri Marcorè sveste i panni di comico, ‘indossa’ una chitarra e canta Fabrizio De Andrè accompagnato da un quartetto musicale.
”Come una specie di sorriso” è il titolo scelto per questa esperienza voluta dal poliedrico artista Neri Marcorè, conosciuto per le sue interpretazioni attoriali e meno come musicista. Si avrà modo di apprezzarlo per due giorni al Teatro Brancaccio (9 e 10 Maggio), accompagnato dallo Gnuquartet mentre omaggia la poesia cantautorale di Fabrizio de Andrè.
I versi di Faber, anche quelli sconosciuti
Le intenzioni di Marcorè le intuiamo già dal titolo dello spettacolo, un verso preso da una delle canzoni più famose, ’Il Pescatore’. Neri Marcorè si addentra nella poetica del cantautore portando al pubblico il ricordo di quello che ha lasciato come eredità musicale tanto quanto aspetti inediti o poco conosciuti del ‘Principe Libero’.
Accompagnato dalla sua chitarra e dallo Gnuquartet composto da Stefano Cabrera (arrangiamenti e violoncello), Roberto Izzo (violino), Francesca Rapetti (flauto traverso) e Raffaele Rebaudengo (viola) Marcorè e il quartetto accompagneranno il pubblico in un viaggio musicale attraverso le canzoni immortali del compianto Fabrizio.
Neri Marcorè: istrione e mattatore
Neri Marcorè e le sue esperienze nel campo dello spettacolo: radio, cinema, teatro, televisione, doppiaggio. La sua carriera inizia nei primi anni ’90 ed è un mosaico di grandissimi successi, tra cui è impossibile non ricordare “Il cuore altrove” di Pupi Avati (Nastro d’argento per Miglior Attore) e le grandi trasmissioni televisive accanto a Serena Dandini e ai fratelli Guzzanti. Amatissimo da pubblico e critica e antidivo per eccellenza, Marcorè negli ultimi anni si è dedicato con particolare attenzione al teatro musicale, esplorando pietre miliari della musica quali Giorgio Gaber e i Beatles.