Il tema della terza edizione è "ILLUD TEMPUS_c'era una volta".
"Il Festival della Fiaba nasce da una esigenza di creare un appuntamento che abbatta le frontiere fra le discipline, un’occasione che a sua volta diventi una metafora per aprire il pensiero, la percezione e l’esperienza. Un Festival complesso che affonda le sue radici nel tempo e nello spazio". Così lo descrive la direttrice artistica Nicoletta Giberti, che, da tre anni organizza a Castelfranco Emilia (MO) dieci giorni densi di appuntamenti, conferenze, performance, spettacoli, installazioni, mostre, workshop e degustazioni.
Il tema dell'edizione 2016 è "ILLUD TEMPUS_c'era una volta" che indaga il “qui ed ora” e il “per sempre” del fiabesco unitamente al “c’era una volta.” Il passato è all’interno del vissuto esistenziale del tempo che scorre in noi: la fiaba, in quest’ottica, assume la funzione estrema di infiltrarsi nei meandri del passato, e oltrepassa il confine tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. Il tempo, nel volto del passato remoto, vi prende parte, ed è così che va confondendosi con le sue immagini simboliche, ovvero il sonno, il sogno, l’incantamento, fino alla morte, sanzione del tempo finito. La fiaba è forse una delle forme del narrare più essenziali e funzionali a creare l’illusione dell’atemporalità.
Tutti gli artisti, partendo dal tema proposto, hanno ideato le loro produzioni che vengono presentate come prime nazionali. Le giornate di giugno diventano allora il pretesto per ascoltare la propria storia, per ognuno unica, ma per tutti da sempre la stessa: paure, conflitti, gelosie, amore... in una parola, gli archetipi che accompagnano il nostro cammino. Il programma prevede appuntamenti giornalieri a partire dalle ore 20 dal lunedì al sabato, e dalle ore 17.30 la domenica.