La Solfatara, il Castello di Baia ed il Tempio di Nettuno sono tre delle location in cui risuoneranno le atmosfere jazz dell'estate flegrea.
L’Orchestra Jazz Parthenopea, con i più talentuosi artisti partenopei, una fisarmonicista come Giuliana Soscia ed un pianista, direttore, compositore di fama internazionale come Pino Jodice si calano nel vulcano musicale della ardente terra flegrea, accogliendo come ospite d’eccezione Paolo Fresu. Ecco le componenti del grande concerto di apertura del Pozzuoli Jazz Festival, che ricomincia quest’estate il 22 giugno al Vulcano Solfatara. La VII edizione della rassegna metterà insieme le calde atmosfere jazz ed eventi in alcuni dei più suggestivi siti storico-archeologici dei campi flegrei.
Segue alla data di apertura, il 24, 25 e 26 giugno nello scenario delle imperiali terme adrianee note come Tempio di Nettuno, con il quartetto del trombettista partenopeo Giovanni Amato (24 giugno) e la cantante Michela Sabia (26 giugno); in contemporanea, il 25 giugno al Castello di Baia, sede di dell’importante Museo Archeologico dei Campi Flegrei e luogo principe degli affacci panoramici del golfo di Pozzuoli, Michel Portal e Bojan Z. Il Festival prosegue a luglio con diversi appuntamenti fino al trio straordinario, domenica 24, che vede insieme Cyrus Chestnut al piano, Lenny Whiter alla batteria e Buster Williams al contrabbasso, per concludersi il 13 agosto con un altro grande evento speciale, il concerto di Marcio Rangel e Nonato Luiz, quest’ultimo per la prima volta in Italia, nella Villa Matarese di Monte di Procida.
L’ JP-Orchestra Jazz Parthenopea, che inaugura il Festival, nasce da un’idea di Pino Jodice e Giuliana Soscia, e con il “Progetto Megaride”, ispirato al cuore e all’origine dell’antica Partenope, l’isolotto di Megaride dove oggi sorge Castel dell’ovo, intende valorizzare gli artisti e la musica di tutto il Sud. Ha in organico ventidue musicisti napoletani ed un programma di composizioni originali ispirate al Mediterraneo, con Napoli come centro degli scambi musicali che si apre a contaminazioni di tradizione e folkloristiche, passando quindi dalla musica di tradizione americana ai colori etnici e di folklore delle Feste Popolari di Sardegna, all’omaggio a Pino Daniele con Chi tene o mare, ai ritorni alla musica classica e di nuovo alle melodie sarde o a quelle della taranta partenopea.
Per gli appuntamenti completi e i dettagli degli eventi: www.pozzuolijazzfestival.it