Dodici appuntamenti di musica lirica, sinfonica e danza, compongono il cartellone del Teatro Sociale di Mantova, dal 10 ottobre alla fine di marzo
“La presenza di così tante persone interessate al Teatro è un miracolo che avviene dopo anni di desuetudine”. Queste le parole pronunciate da Guido Benedini, Presidente del Consiglio direttivo dei Palchettisti proprietari della struttura, nell’aprire l’evento illustrativo della stagione teatrale 2015/2016 del Teatro Sociale di Mantova. Tre sono le sezioni in cui si divide il cartellone: Danza, Musica e Lirica, alle quali si affianca una Stagione Giovani, rivolta a grandi e piccini.
Dodici titoli dal 10 ottobre al 30 marzo segnano il rilancio del Teatro, dopo anni di restauri realizzati “senza fare debiti”. Le facciate splendono di nuovo intonaco e non importa se la sala mostra ancora qualche ingiuria del tempo. Il ritorno alla vita è scandito dal pulsare del suo cuore: il palcoscenico.
Pavlova International Ballet Company, il Balletto di Mosca e il Balletto di Verona presentano alcuni tra i classici più amati: Giselle, Lo schiaccianoci e La bella addormentata. La musica si divide tra sinfonica, con il violinista Ashot Tigranyan e Classical Concert Chamber Orchestra e il pop de I Camaleonti e I Ribelli, capitanati dal batterista Gianni Dall’Aglio.
La rassegna più attesa è quella operistica, perché legata a filo doppio alla memoria di una gloriosa tradizione fatta di successi, di pubblico e, non ultime, di sovvenzioni ministeriali. Si inizia il 20 novembre con Rigoletto per poi passare a Il barbiere di Siviglia e, nel nuovo anno, La bohème e l’operetta La vedova allegra. Regista è Giampaolo Zennaro, mentre in buca si schiera l’Orchestra Filarmonica del Veneto. Gli allestimenti sono realizzati in collaborazione tra il Teatro Sociale e l’Impresa Lirica Mousiké Venice Theatre Company, il cui Direttore musicale M° Riccardo Leòn Boeretto ha anticipato i cast dei primi due titoli. A vestire i panni protagonistici, tra gli altri, Linda Campanella, Marzio Giossi, Max Jota, Eugenio Leggiadri, Alejandro Escobar. Diversi sono i nomi mantovani, come Davide Ruberti e Tullio Falzoni. Invece per La bohéme Mousiké indice un master di regia, rivolto a giovani cantanti lirici, da cui attingere gli interpreti. Per l'operetta si sta lavorando a creare una nuova compagnia mantovana.
Da segnalare infine, nel settore Giovani, un concorso corale per voci bianche e Turandot principessa falena a cura di As.Li.Co. OperaDomani. L’ultima novità riguarda lo staff organizzativo formato da neo laureati i quali portano quella ventata di freschezza di cui il Sociale ha un grande bisogno. Non rimane che fidelizzare il pubblico.
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