Teatro

Je suis Charlie. E dopo?

Je suis Charlie. E dopo?

Venezia ritrova la sua vocazione di città ponte tra culture diverse e ospita un appuntamento di riflessione sui fatti di Parigi, ma soprattutto su quanto l'attentato a Charlie abbia lasciato in eredità ad ognuno di noi. Una riflessione in forma di teatro, perché il teatro può essere ancora "il cavallo di Troia che prende la città" (J. Beck)

Venerdì 20 febbraio alle 19.00 il Teatro Goldoni di Venezia ospita JE SUIS CHARLIE. E DOPO?, una riflessione teatrale in forma di testimonianza, parola, musica e immagini per provare a capire che cosa stia succedendo dopo i sanguinosi fatti di Parigi, se il ruolo dell'Occidente possa ancora essere quello di protagonista nella ricerca di una relazione con la cultura islamica: relazione che dura da secoli, ma che oggi appare sempre più ostaggio del terrorismo e della paura, della diffidenza e dell’ignoranza.

Per questo motivo, sul palcoscenico del Teatro Goldoni andrà in scena il dialogo, quello che permette a voci diverse di comprendersi e trovare un terreno comune entro il quale valorizzare le differenze. Un dialogo vero e intenso, accompagnato dalle musiche scelte da allievi e docenti del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, al quale prenderanno parte Housam Najjair, ex foreign fighter in Libia e Siria, Padre Samir Khalil Samir, teologo gesuita, Adnane Mokrani, intellettuale di religione islamica, Serra Yilmaz, attrice. Il filo rosso della conduzione è affidato alla giornalista Myrta Merlino, la regia invece a Bepi Morassi.

Una fitta sequenza di immagini, poi, farà da sfondo alle testimonianze di alcune donne islamiche, impegnate da posizioni diverse nel dibattito politico statunitense: è un complesso arcipelago quello del mondo islamico, ma molti sono gli uomini e le donne che stanno cercando di porre interrogativi e di proporre percorsi alternativi, così in Europa come nel Medio Oriente e in Africa.

La serata voluta dal Teatro Stabile del Veneto, con l'Università Ca' Foscari di Venezia, la Fondazione Musei Civici di Venezia, la Fondazione Oasis e il Conservatorio “Benedetto Marcello”, è a ingresso libero fino a esaurimento posti.

La prenotazione è obbligatoria e si effettua comunicando, per ragioni di sicurezza imposte dalla natura dell'evento, via mail all'indirizzo [email protected] (o direttamente alla biglietteria del Teatro Goldoni) nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza, recapito telefonico, entro le 17,00 di Venerdì 20 febbraio.