La Parsons Dance arriva nuovamente a Milano al Teatro Arcimboldi dal 2 al 5 marzo, per portare una nuova carica di energia agli spettatori.
Fondata nel 1985 dal suo direttore artistico David Parsons e dal lighting designer Howell Binkley (vincitore del “Tony Award”, famoso premio americano per il teatro), la Parsons Dance è nota in tutto il mondo e il New York Magazine ha definito David Parsons “uno dei più grandi coreografi viventi di danza moderna”.
Non solo la stampa americana ha da subito osannato le perfomace di Parsons, ma tutta la stampa europea e mondiale è in piena sintonia con il pubblico delle 383 città e dei 22 paesi, nei cinque continenti e nei più importanti teatri e festival di tutto il mondo in cui si è esibita.
Segno dunque che la compagnia arriva in maniera diretta al pubblico, portando non solo una grande tecnica (tutti danzatori hanno solide base classiche e di danza moderna oltre che di preparazione atletica) ma trasmettendo una carica, gioia di vivere attraverso una forza che solo David Parsons riesce a tirare fuori dai suoi ballerini, grazie alle loro caratteristiche fisiche e personalità artistiche.
Non a caso le sue coreografie sono frutto di un lavoro e una esperienza come danzatore fatta in gioventù con artisti come Paul Taylor e Mikhail Baryshnikov con i quali ha lavorato e dai quali ha saputo rielaborare la loro forte espressività e le loro doti tecniche. Le sue coreografie non sono narrative, non nascondono dietrologie, ma giocano sulla sorpresa, sulla emozione e sull’impatto visivo dei colori e delle luci create da Howell Binkley con il quale lavora sin dai suoi esordi.
Nel programma che vedremo nel tour italiano 2017 (iniziato lo scorso 18 febbraio al Teatro Rossini di Civitanova Marche, per concludersi al Teatro Brancaccio di Roma il prossimo 2 aprile), non mancherà la celebre e richiestissima “Caught” (brano del 1982 che David Parsons creò per se stesso e già presentato a Milano). E’ un assolo su musiche di Robert Fripp nel quale il danzatore sembra sospeso in aria grazie ad un gioco di luci stroboscopiche.
“Caught” è una hit della modern dance definita dalla critica: “una delle più grandi coreografie degli ultimi tempi”. A fianco di questa e altri classici del repertorio della Parsons Dance come “Union”, “Hand Dance” e “In The End”, la compagnia presenterà in anteprima europea, altri due brani originali e cioè “Finding Center” del 2015 e “Unexpected togheter” del 2017 nel quale i ballerini danzano in jeans e scarpe da tennis una sorta di free style su ritmi tribali.
Tra gli otto danzatori in scena anche l’italiana Elena D’Amario che nella prima di Civitanova Marche ha interpretato “Caught”, il celebre assolo che Parsons creò per se stesso. Elena è molto amata dal grande pubblico anche aver partecipato qualche hanno fa ad una edizione di “Amici” ed essere diventata una professionista.
Per info, orari e dettagli si rimanda alla SCHEDA SPETTACOLO.