Dal 2012 Lercio.it racconta l'informazione 2.0 attraverso la satira, facendo il verso all'informazione tradizionale con articoli al limite del verosimile.
Notizie così assurde da sembrare vere, telegiornali esilaranti e rubriche improbabili. Il meglio del repertorio di Lercio.it, il sito satirico più “condiviso” nel mondo del web, diventa uno spettacolo live che accompagna gli spettatori in un divertentissimo viaggio all’insegna della sporca informazione, sempre in bilico tra realtà e finzione.
I "Lerci" provengono dalla Palestra di Daniele Luttazzi, uno spazio virtuale in cui, sotto la guida del famoso comico, veniva chiesto ai lettori di costruire battute sui fatti del giorno. A portare in scena lo spettacolo Lercio Live sono il napoletano Patrizio Smiraglia e il foggiano Adelmo Monachese. Abbiamo incontrato quest'ultimo durante una tappa della tournée a Lucera, in Puglia, e abbiamo scambiato con lui quattro chiacchiere lercie.
Adelmo, ormai vi mancava soltanto salire live su un palco. Come nasce l’idea dello spettacolo?
È già da più di un anno che i miei colleghi di Lercio.it ed io giriamo tutta l’Italia con uno spettacolo live che raccoglie, senza riuscire a contenerlo tutto, il meglio della nostra produzione. La decisione è avvenuta quasi naturalmente: il seguito che abbiamo sul web ci ha portato ad esprimerci anche attraverso altri mezzi di comunicazione, quindi anche alla vecchia cara maniera dello spettacolo, con noi ed il pubblico in carne ed ossa. Sarà anche il modo più antico di fare satira ma è di certo il più adrenalinico e gratificante per lo spirito. Ovviamente se, come detto, è più di un anno che giriamo è perché incontriamo il favore e l’incoraggiamento del pubblico.
Teatro, libri, web, vi manca il cinema: ci state già pensando? Chi vedresti come attore protagonista di un film "Lercio?"
Nei teatri classici non ci siamo ancora arrivati ma, sì: spazi teatrali off, libri, il web, Radio 2 e il concerto del Primo Maggio di Roma dell’anno scorso… Il cinema? Secondo me tra quello che stiamo facendo e il cinema c’è bisogno di un passaggio intermedio d’obbligo: il musical! Quando prima o poi faremo anche noi il nostro Cinepanettone “Un Natale Lercio”, ad interpretare me ed i miei colleghi vedrei proprio noi stessi perché penso che la comicità possa permettersi di prediligere la spontaneità alle doti recitative. Nomino solo due tra gli ultimi esempi più riusciti: Maccio Capatonda e Gabriel Garko.
Non pensi che Lercio abbia dato ai fruitori del web quello che in realtà cercavano? Ovvero commentare e condividere notizie false o falsate. Ormai anche il giornalismo 'vero' è penalizzato. Secondo te da dove viene questa voglia di sensazionalismo, di leggere scoop alla Lercio?
Il giornalismo “vero” si è auto penalizzato abbassando vergognosamente il suo livello professionale e di autorevolezza verso i suoi lettori. Internet ha solo messo la pistola in mano all’aspirante suicida, perché le versioni web dei quotidiani hanno praticamente da subito intrapreso a folle velocità la corsa verso gli articoli acchiappa click e solo successivamente è arrivata la satira su questa condotta. Ma Lercio non ha inventato nulla, ci sono esempi di questo particolare stile che arrivano molto indietro nel tempo. Il resto lo vediamo scorrere sulle nostre timeline ogni giorno.
Tornando a te, a cosa ti ispiri per le tue battute? Come scegli i temi da trattare? O sono loro che scelgono te?
Tengo aperti entrambi i canali che hai ipotizzato. Sia io che tutti i miei colleghi siamo dei normalissimi utenti tv, radio, internet. Seguiamo rassegne stampa, canali all news, sondaggi, programmi televisivi di approfondimento e tutto il resto dell’offerta informativa italiana ed estera. Può capitare di essere colpiti da un argomento o una storia, e mentre la ascoltiamo o leggiamo stiamo già quasi inconsciamente pensando alle possibili battute da fare in proposito. Altre volte può capitare che decidiamo in modo “tecnico” di fare satira su qualche determinato argomento o personaggio. La comicità è più che altro una forma mentis con cui guardare le cose che ci succedono intorno e quasi sempre, una volta arrivati alla battuta, nemmeno ci ricordiamo del perché o da dove siamo partiti.
Abbiamo dato il via sul nostro sito, ad una campagna contro chi usa il cellulare a teatro. Se dovesse capitare durante un tuo show, farai la stessa cosa che ha fatto Toni Servillo?
Se io facessi come Servillo lo spettatore con molta probabilità salirebbe sul palco a picchiarmi. Perché, nonostante Servillo avesse la ragione dalla sua parte, ha potuto fare quello che ha fatto grazie alla grande influenza che ha come personaggio, naturalmente. Anche noi abbiamo dato una versione dei fatti successiva al reale accaduto, attraverso questa fake news: “Teatro, non va al bagno per paura di essere sgridato da Servillo: spettatore in prima fila si caca addosso”.
Nasci come autore satirico, ma come ti vedi "da grande"?
Sempre come autore satirico. Ma con molti più soldi. Sono un romantico.