Fino al 17 febbraio la mostra su Atlante di Stefano Parisio Perrotti al Museo Archeologico di Napoli.
Quattordici sculture dedicate al titano Atlante, realizzate per il Museo Archeologico di Napoli da Stefano Parisio Perrotti. Fino al 16 gennaio, un nuovo sguardo all'arte contemporanea si inserisce nello storico contesto del Mann: nella sala del Servizio Educativo, al piano terra, si può visitare la mostra "La svolta celeste" dedicata dall'artista ad una visione non consueta di Atlante. Con pietre vulcaniche, pietre marine e altri materiali insieme a piccoli personaggi di cartapesta Parisio Perrotti crea una cosmogonia nuova e ironica. A cura di Marco De Gemmis e Mario Pellegrino e con la collaborazione della galleria d'arte "Al Blu di Prussia" e della Fondazione Mannajuolo, accompagnata da un catalogo con testi di Marco De Gemmis, Simone Foresta e Ludovico Solima.
"Tutta la mostra – scrive Marco De Gemmis nel catalogo – è un ironico e divertito omaggio alla figura di Atlante, e con lui alla fantasia che la sua storia possa riscriversi, la sua vita possa svoltare, e destino e malasorte – del titano, ma forse di chiunque – possano essere come per incanto ribaltati. E l'esito liberatorio riservatogli dall'invenzione artistica non coinvolge soltanto il protagonista: l'identificazione emotiva dello spettatore più o meno consapevolmente desideroso di riscatto o di sfogo è assicurata dall'efficace costruzione, e se proprio non fosse in grado di procurarseli neppure in sogno, il sogno di leggerezza di Atlante è a sua disposizione".
"Stefano – ragiona invece Ludovico Solima presentando la mostra – riesce dunque a realizzare delle trasposizioni creative che ci fanno scoprire l'Atlante che alberga in ciascuno di noi, traslando l'epopea del Mito in una dimensione reale che si avvicina alla nostra quotidianità, stemperandone l'aura e tuttavia – al tempo stesso – arricchendola di sentimenti e di significati quanto mai attuali...
La lezione che ci consegna Stefano, nel suo gioco di rimandi e rifrazioni, è dunque la forza ancora attuale del Mito e della mitologia greca: una storia fatta di Dei, di Eroi e di creature mitologiche che continuano efficacemente a specchiarsi nella nostra epoca, pure così avara di figure straordinarie, eppure ancora capace di rivolgere il proprio sguardo al suo passato e scorgere le tracce piuttosto effimere del suo presente".
"Ma cosa succederebbe – racconta infine Simone Foresta nel catalogo – se immaginassimo Atlante liberato dalla necessità e dalla ineluttabilità della sua sofferenza? E se invece di sorreggere l'universo il titano reggesse sulle sue spalle solo tanta soffice leggerezza? Queste domande paradossali sono l'elemento che più profondamente caratterizza l'opera di Stefano Parisio Perrotti: l'ironia che proprio in Grecia con Socrate e Platone ha trovato una sua prima definizione filosofica, divenendo strumento fondamentale di conoscenza.
Grazie ai tanti piccoli e leggeri Atlanti proiettati in tutte le direzioni siamo costretti a confrontarci, fuori dai tabù e dall'ovvio, non solo con la tradizione mitica antica, ma anche e soprattutto con la necessità di rendere il nostro pensiero libero e felice".
Stefano Parisio Perrotti è nato a Napoli nel 1960, dove vive e lavora.
È un grafico pubblicitario "per nascita". Comincia a lavorare già nel 1975 "a bottega" nell'azienda fondata dal padre, uno dei primi studi napoletani di grafica.
Esperto in comunicazione visiva e corporate image, è oggi responsabile della corporate identity di un importante gruppo aziendale con sedi nelle maggiori città italiane e all'estero.
Parallelamente al lavoro ha da sempre alimentato e coltivato una ricerca creativa in ambito artistico che da tempo è maturata in una direzione "espositiva".
Nei suoi lavori coesistono diversi livelli di lettura e molteplici sensazioni. Le componenti del gioco e dell'ironia fanno parte della sua poetica; con essi esplora ed evidenzia i paradossi, le contraddizioni, le fobie, i vizi e le virtù della natura umana.
ORARI DELLA MOSTRA: Dal 15 dicembre 2016 al 16 gennaio 2017, tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.30. Chiuso il martedì.