Teatro

MARC RIBOT SOLO a Ferrara in Jazz 2015 – 2016

MARC RIBOT SOLO a Ferrara in Jazz 2015 – 2016

L'articolato tour europeo di Marc Ribot sarà sabato 30 gennaio a Ferrara. Lo straordinario chitarrista si esibirà in solo sul palcoscenico del Jazz Club. Aprirà la performance la compositrice, chitarrista e cantante Sara Ardizzoni, in arte Dagger Moth.

Tra Pisa e Roma, il tour europeo di Marc Ribot tocca anche Ferrara. Sabato 30 gennaio (ore 21.30) sarà sul palcoscenico del Jazz Club. Importante vetrina per la compositrice, chitarrista e cantante Sara Ardizzoni, in arte Dagger Moth, che  sara sullo stesso palco come opening act.

Marc Ribot, nato a Newark, New Jersey nel 1954, è uno dei più enigmatici e poliedrici chitarristi contemporanei, che travalica i generi musicali più vari, dal folk al rock, al blues, al jazz fino  alla sperimentazione più estrema e al noise , con estrema versatilità e originalità. Operativo dal 1978 a New York , all’inizio con il gruppo soul punk The Realtones e con i Lounge Lizards di John Lurie  dal 1984 al 1989, in seguito collabora con innumerevoli artisti in campi musicali molto diversi, come Tom Waits, Solomon Burke, Diana Krall, Marianne Faithful, Caetano Veloso, Laurie Anderson, Vinicio Capossela.

Marc ha inciso oltre 20 album in 35 anni di carriera, esplorando qualsiasi dimensione musicale: dal jazz pionieristico di Albert Ayler con il proprio gruppo Spiritual Unity, alle sonorità cubane di Arsenio Rodríguez nei due acclamatissimi dischi del “Marc Ribot Y Los Cubanos Postizos”. Con il suo potentissimo trio, Ceramic Dog, prosegue la linea dei suoi primi e sperimentali gruppi no-wave/punk/noise. Intensa anche la sua attività in solo dove si evidenzia tutta la sua capacità di creare mondi musicali nuovi e trasversali che sorprendono e disorientano al tempo stesso , grazie alla sua grande capacità di improvvisazione e ad una tecnica non convenzionale. Per le sue sonorità un po’ sporche e vintage Ribot adopera due modelli di chitarra elettrica degli anni 50 con pochi effetti al pedale, ma si esprime anche con la chitarra classica,  che utilizza in modo anticonvenzionale basandosi su uno stile più rock che classico. Nelle sue improvvisazioni può adoperare qualsiasi oggetto per ottenere sonorità alterate, come una penna, dei chicchi di riso, un piccolo ventilatore, staccare il microfono dal ponte, per poi passare improvvisamente ad una melodia classica o rock ,  in un caleidoscopio sonoro che meraviglia sempre.