Teatro

Massimo Ghini e la sua 'ora di tranquillità' in prima nazionale a Bagnacavallo

Massimo Ghini e la sua 'ora di tranquillità' in prima nazionale a Bagnacavallo

Florian Zeller, uno dei talenti più affermati della nuova drammaturgia francese, interpretato e diretto da Massimo Ghiniprimna nazionale al Teatro Goldoni di Bagnacavallo.

Massimo Ghini, nella duplice veste di interprete e regista - insieme a  Galatea Ranzi, Claudio Bigagli, Massimo Ciavarro, Gea Lionello, Luca Scapparone e Alessandro Giuggioli - ha deciso di misurarsi con la comicità di un testo mai rappresentato in Italia: Un’ora di tranquillità. L’autore, Florian Zeller, è uno dei più apprezzati drammaturghi francesi contemporanei.

Lo spettacolo sarà in scena in prima nazionale martedì 15 dicembre (ore 21) al Teatro Goldoni di Bagnacavallo (Ravenna).

Un’ora di tranquillità è una commedia brillante e divertente, giocata sul meccanismo del vaudeville, tra equivoci e battute esilaranti. In Francia questa spassosa, intelligente e geniale operazione teatrale è stata il successo della stagione. Il sofisticato meccanismo utilizzato nella scrittura è la forza di questa commedia brillante, i personaggi hanno ciascuno un ruolo fondamentale nella vicenda, come se fossero loro stessi gli ingranaggi che mettono in moto la macchina della risata già dalle prime battute del testo. In quest’opera corale ogni attore deve legare la propria arte agli altri.
Il personaggio principale è un uomo che cerca disperatamente un momento di solitudine e serenità. È riuscito a rintracciare e acquistare un vecchio disco in vinile da un rigattiere, ma, mentre cerca di trovare il modo per dedicarsi a questo cimelio, una serie di eventi e personaggi lo interrompono: la moglie, il vicino di casa, un improbabile idraulico e, come se non bastasse, a questi si aggiungono altri amici, amanti e figli che irrompono sulla scena ignari e inconsapevoli di rendere impossibile al povero protagonista di godersi solo un’ora di tranquillità. Senza poterli minimamente prevedere, verranno alla luce vecchi amori, tradimenti, bugie. Fino al momento in cui tutto si ferma e il disco viene finalmente ascoltato.

L’abilità di Florian Zeller fa gestire gli incidenti con un gusto che amplifica il divertimento. Lo spettatore è sollecitato a conoscere la verità, ma continua ad avere ben presente l’impossibilità di riuscire a sistemare le cose, perché ci sono troppe varianti che interferiscono con quello che sembrava un banale progetto per trascorrere solo un’ora di tranquillità.