Teatro

Michael Nyman. War Work 8 Songs with Film

Michael Nyman. War Work 8 Songs with Film

ANNULLATO: Il concerto "War Work" di Michael Nyman di domenica 25 ottobre, ore 20.30, Teatro Valli è annullato: un grave impedimento personale non consente a Mr. Michael Nyman di muoversi da Londra.

Michael Nyman, compositore contemporaneo inglese di musica minimale e neobarocca, autore di famose colonne sonore di pellicole di Peter Greenaway e Jane Campion, presenta la prima italiana del suo "War Work – 8 Songs with Film" al Teatro Valli di Reggio Emilia il 25 ottobre in veste di direttore e pianista assieme alla sua  "Band", supportata dal contralto Hilary Summers.

Il progetto di Michael Nyman è un affresco musicale che vuole commemorare il centenario della Prima Guerra Mondiale basato su materiale filmico d'archivio girato in varie località dell'Inghilterra, Francia e Germania e fa rivivere personaggi e scene che sono ormai scomparse dalla memoria: soldati sconosciuti, corpi senza identità o identità senza corpi.  Le “canzoni” costituiscono un ciclo di melodie divise in due gruppi di quattro, e sono precedute da musiche strumentali, tra cui una ricostruzione di un brano di musica religiosa di Rossini e altri brani ispirati a compositori inglesi, francesi, tedeschi, austro-ungheresi, polacchi e italiani del periodo barocco.
I testi delle canzoni sono correlati agli scritti Dadaisti che traevano ispirazione dai campi di battaglia con un vocabolario assurdo o tratti da poeti della prima guerra mondiale che hanno perduto la vita durante il conflitto, soprattutto l'espressionista tedesco August Stramm e il poeta e pittore inglese David Bomberg, sopravvissuto.  Il titolo è ispirato ad una raccolta del poeta francese Gaston de Ruyter (abbattuto nel suo aereo il 7 ottobre 1918), che era “Chansons vieilles sur d’autres airs”.

Il film, parte integrante del progetto alla pari della musica  parte dalla minuziosa analisi di numerosi documenti  dell'epoca selezionati negli archivi francesi, tedeschi e americani della Prima Guerra mondiale, molti dei quali in completa contrapposizione di idee e motivazioni sulle cause del conflitto. Dice Nyman: "Non c'è una struttura o una sceneggiatura fissa, sono frammenti che mi hanno attirato e li ho messi assieme costruendo un linguaggio speciale fatto di minimalismo, strutturalismo, ripetizione, musica barocca, world music, e molto altro. Non per creare un collage post-moderno non identificabile, ma per creare qualcosa che fosse veramente Michael Nyman. E' un film senza dialoghi, commenti o interviste, è fondamentalmente materiale visivo e sonoro grezzo ed è un modo eccitante di usare le immagini". Il complesso progetto rispecchia perfettamente la personalità poliedrica del compositore inglese, che da sempre lavora su due piani, musica e immagini, fin dai tempi della collaborazione con Peter Greenaway, e in seguito per le sonorizzazioni di film muti come “Manhattan” di Paul Strand e “La sesta parte del mondo” di Dziga Vertov e la “Corazzata Potëmkin”.

Il messaggio finale che Nyman vuole trasmettere è che la Grande Guerra avrebbe dovuto essere quella che metteva fine a tutti i conflitti e invece ovviamente non è finito tutto nel 1918 e il mondo è sempre più diviso con tanti morti quotidiani nei vari conflitti attuali, grazie anche ad una economia politica che si basa ed è sostenuta dall'industria della guerra. Chiude Nyman: "non vedo come qualcuno con consapevolezza o intelligenza non possa essere contro la guerra".

Teatro Municipale Valli
Domenica 25 ottobre 2015, ore 20.30