Il 29 dicembre al palazzetto dello Sport di Olevano sul Tusciano i tre artisti insieme al Gruppo Sette Bocche con Piervito Grisù, Patrizia Spinosi, Michele Bonè, Bruno Salicone per la saga di Nardantuono. Eugenio Bennato proporrà il suo inedito 'Questa non è una festa'.
Il 29 dicembre a Olevano sul Tusciano, paese salernitano del parco dei Monti Picentini sarà festa grande. Per onorare Antonio Di Nardo, l'etiope di Montella detto Nardantuono, il leggendario brigante e ribelle, ci saranno tre grandi artisti in qualche modo anche loro espressione di una 'resistenza', ma culturale: Enzo Gragnaniello, James Senese e Eugenio Bennato.
L'evento, prima edizione invernale della saga di Nardantuono, con la direzione artistica di Egidio Carbone si tiene alle 19,00 al Palazzetto dello Sport di Olevano sul Tusciano. Ad aprire il concerto, è il gruppo Sette Bocche con gli artisti Piervito Grisù, Patrizia Spinosi, Michele Boné e Bruno Salicone. Mentre si può assistere alla serata in diretta su LIRA TV con la conduzione di Andrea Volpe.
Nardantuono è un brigante leggendario dei Monti Picentini, sulla cui esistenza le uniche testimonianze sono solo leggende popolari tramandate dagli anziani. A far entrare il mito nella storia c'è stato dodici anni fa, lo storico locale Giuseppe Strafella che trova il suo nome menzionato nelle memorie del canonico Giuseppe Olivieri, che nel 1864 fu rapito e tenuto prigioniero per trentasette giorni. E così a questo uomo, noto per le sue gesta, è stata dedicata una grotta di Olevano, che si trova accanto alla più famosa Grotta dell’Angelo, ai piedi del Monte Raione, dove sarebbe stato nascosto il suo tesoro, da cui avrebbe colpito i nemici.
Tra le particolarità della serata che vede sullo stesso palco tre grandi artisti che hanno dialogato e innovato la tradizione come Senese e Gragnaniello e poi c'è anche una novità proposta proprio per l'occasione da Eugenio Bennato.
«Porterò ad Olevano il concerto che ho eseguito in giro per il mondo e pochi giorni fa a Kwait City – annuncia Eugenio Bennato –, e a chiusura presenterò, come chiesto dall’amico Egidio Carbone, un inedito dal titolo ‘Questa non è una festa’ Il brano sottolinea il carattere rivoluzionario e antagonista contro la logica globale di tutto il movimento della musica etnica del Sud, che oggi non è più un fenomeno di élite, ma che riguarda una scelta popolare di una nuova generazione. Per questo ci ho tenuto a coinvolgere anche le Sette Bocche, un gruppo salernitano di musica popolare, che sarà con me sul palco per il finale».
L’iniziativa è promossa dall’Assessorato allo Sviluppo e al Turismo della Regione Campania nell’ambito dei progetti del Piano Operativo Complementare 2014-2020 e vede coinvolti i comuni di Acerno, Castiglione del Genovesi, Campagna, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle Piana e Olevano sul Tusciano in qualità di capofila.
L'ingresso è libero.