Teatro

Paestum si apre all'arte contemporanea

 Paestum si apre all'arte contemporanea

Dal 21 dicembre fino all'ultimo dell'anno il cosiddetto Tempio di Nettuno diventa lo schermo per Archè, un video mapping di Alessandra Franco.

II mondo dell'antica Poseidonia attraversato dall'occhio di artisti contemporanei. Il cosiddetto Tempio di Nettuno, uno dei templi meglio conservati della Magna Grecia, dal 21 dicembre e fino al 31 dicembre diventa lo scenario di Archè, un video-mapping dell'artista Alessandra Franco: dalle 17 alle 19 (escluso il giorno del 25) si potrà entrare in una suggestione suscitata dalla proiezione del video dell'artista sulla facciata del Tempio, che diventa un vero e proprio schermo tridimensionale. In particolare questo percorso, nato da un dialogo con il territorio e la sua bellezza, si sofferma a raccontare volti, miti, emozioni di questa dimensione antica: dalla immagine di Hera, simbolo di femminilità e di maternità, tanto cara all'artista, all'evoluzione dello spazio architettonico, da capanna primordiale come l'immaginavano architetti e artisti del Settecento, fino al tempio classico.

Si tratta di un'opera site-specific, come tiene a sottolineare la curatrice della mostra Adriana Rispoli, che usa il video non con una valenza didattica ma come esperienza suggestiva, emozionale: "Un'operazione come questa non può essere raccontata ma solo vissuta - sottolienea la Rispoli - La pelle dell'architettura che in questo caso è il tempio antico, diventa il supporto del racconto, ed è anche lo spazio nel quale il fruitore, il visitatore deve lasciarsi andare e si deve abbandonare".

Questa operazione, presentata al Madre di Napoli, dal momento che ha ottenuto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, è solo il primo momento in cui antico e contemporaneo dialogano a Paestum . "Abbiamo intenzione di farne un'appuntamento annuale" sottolinea Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico, in una idea che per l'antico sito è estremamente innovativa, visto che l'unico segno di contemporaneità presente è la fontana di Carlo Alfano all'esterno della sala Napoli, dove è conservata la famosa tomba del Tuffatore. Un cambiamento e un'innovazione che intende seguire il passo dei tempi.

"L'archeologia non ha sempre un rapporto facile con il contemporaneo- sottolinea il direttore Zuchtriegel-  questo è colpa anche di noi archeologi che siamo famosi per non vivere sempre nel presente. Quando andavo all'università, infatti, in tutto il mio percorso non ho mai affrontato il discorso tra archeologia e mondo contemporaneo: era una cosa considerata secondaria. Eravamo sempre tutti proiettati sulle cronologie e metodologie, a ricostruire il mondo antico, ma che rapporto avesse con il mondo di oggi era quasi una domanda che non si poteva fare". In quest'ottica, grazie anche alla riforma Franceschini, all'autonomia del sito di Pestum si è deciso di fare un cambiamento: con il coinvolgimento delle competenze e professionalità del museo Madre, con cui è iniziata la collaborazione, rendere questa mostra solo il punto di partenza per un appuntamento annuale in cui dare la possibilità ad "artisti affermati di dire la loro rappresentazione del monumento e della struttura dorica".

E il dialogo tra arte contemporanea e archeologia, è, contemporaneamente, tra i percorsi scelti per i prossimi anni dallo stesso museo Madre, come ribadisce il direttore  Andrea Viliani, e dalla Fondazione Donnaregina: "Abbiamo già annunciato qualche settimana fa la volontà di collaborazione con l'area archeologica di Pompei, e di portare Pompei al Madre, di portare la cosiddetta materia archeologica nell'ambito delle attività di riflessione del Museo.Questo invito è rinnovato nei confronti di Paestum che a sua volta, con questa mostra, si apre, e non è la prima volta, all'arte contemporanea".

In  occasione dell'incontro-presentazione al Madre è stata rilanciata anche la notizia che fino al 31 dicembre (tranne il 25)  da Salerno è possibile raggiungere Paestum con la navetta gratuita "Paestum-Luci d'artista": parte tutti i i giorni, dalle 11 alle 16,30, (escluso il 25) da piazza della Concordia a Salerno, per salire è sufficiente compare il biglietto del museo nello stan di piazaz Mazzini o sul sito  www.museopaestum.beniculturali.it.