Quattro titoli di qualità al Teatro Sociale fanno da anteprima al futuro palinsesto. In primavera avrà luogo l'assegnazione del Premio "Arlecchino d'Oro 2016".
Nell’anno della nomina a Capitale Italiana della Cultura, Mantova pareva essere rimasta orfana di una Stagione Teatrale. Sono infatti decadute le nomine del Comitato Scientifico della Fondazione “Artioli” Mantova Capitale Europea dello Spettacolo, organismo che gestisce il cartellone di prosa per conto del Comune. A risolvere l’impasse è giunto (finalmente!, n.d.r.) un “addetto ai lavori”: Raffaele Latagliata, attore e regista nonché consulente artistico della Fondazione, in un lasso di tempo che ha del miracoloso, ha confezionato una proposta/anteprima che prelude al palinsesto degli appuntamenti primaverili culturali (teatrali e non) e alla ricca programmazione della seconda tranche del 2016. Sempre in primavera, ha sottolineato il neo Presidente della Fondazione, Francesco Ghisi, è prevista l’assegnazione del prestigioso Premio “Arlecchino d’Oro” a un personaggio di spicco del mondo teatrale, ancora da definirsi.
All’insegna del “poco ma buono” Mantova Teatro 2016 esordisce con quattro titoli, due nel mese di gennaio e due in febbraio, che compendiano l’alta qualità artistica e il valore di autori e testi, a nomi di grande attrattiva popolare, in un percorso volto alla fidelizzazione del pubblico, da riconquistare. Il filo conduttore che anima la kermesse è l’amore nelle sue differenti declinazioni, spesso sganciato dai canoni della tradizione per risultare vicino al vissuto personale di ciascuno.
Ambra Angiolini e Francesco Scianna inaugurano lunedì 18 gennaio con Tradimenti di Harold Pinter, diretto da Michele Placido; a seguire, quattro giorni dopo, Notturno di donna con ospiti di Annibale Ruccello, “favola noir” con Giuliana De Sio per la regia di Enrico Maria Lamanna.
A febbraio torna a Mantova la coppia Federico Tiezzi e Sandro Lombardi (quest'ultimo, insignito dell’ Arlecchino d’Oro 2010, n.d.r.) con Il ritorno di Casanova, che Schnitzler ambienta proprio nella campagna mantovana; infine una pièce sulla vita di Modigliani scritta e diretta da Angelo Longoni, che vede interpreti Marco Bocci, Romina Mondello, Giovanna Di Rauso.
La grande novità consiste nella location. Dopo anni, questi spettacoli tornano a essere inscenati sulle storiche tavole del Teatro Sociale, contribuendone al rilancio nell’ambito della ritrovata sinergia tra la struttura, di proprietà privata, con il Comune, ente promotore in collaborazione con Provincia di Mantova, Regione Lombardia, Circuiti Teatrali Lombardi. “Il teatro – ha concluso il Sindaco Mattia Palazzi – è la chiave di lettura per capire la contemporaneità, per riconoscerci e riconoscere il tempo che viviamo”.
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