Teatro

Ron Carter per l'esordio del Bologna Jazz Festival 2015

Ron Carter per l'esordio del Bologna Jazz Festival 2015

Un esordio sulle note di una icona del jazz moderno per la decima edizione del Bologna Jazz Festival: Ron Carter, che fu il pilastro ritmico del quintetto di Miles Davis, sabato 24 ottobre all'Arena del Sole.

Sta per partire la decima edizione del Bologna Jazz Festival, che proseguirà con la sua lunga maratona di concerti sino al 26 novembre. Tra i teatri di grandi dimensioni, i club che fanno tendenza nella jazz life bolognese e le uscite a Ferrara e San Lazzaro, il festival arriverà a mettere in scena trentotto concerti, oltre a numerose iniziative collaterali.

Si inizia con gli abbaglianti cromatismi di Ron Carter e i suoi Foursight (Renee Rosnes al pianoforte, Payton Crossley alla batteria e Rolando Morales-Matos alle percussioni).

I Foursight sono la più recente incarnazione di una delle due formazioni con cui Ron Carter da molti anni predilige esibirsi: il quartetto senza fiati, che lascia alle sue dita gran parte del lavoro solistico (l'altro organico 'feticcio' è il trio con chitarra e pianoforte). Ogni esibizione live di questo gruppo andrebbe riascoltata al rallentatore, per apprezzare pienamente la ricchezza di spunti tematici, di trame ritmiche, di citazioni che si intrecciano come in un vasto affresco.

Detto ciò, presentare Ron Carter è sin troppo facile, dato che siamo di fronte a uno dei massimi contrabbassisti della storia del jazz moderno. Dal 1959 prese la via del jazz a scapito della musica classica. Dopo le prime, e già cospicue, collaborazioni , tra cui Chico Hamilton, Eric Dolphy, Randy Weston, Thelonious Monk, Cannonball Adderley,  nel 1963 Carter entrò a far parte del quintetto di Miles Davis e, con esso, di una delle pagine più memorabili della storia del jazz. Durante questo periodo, Carter divenne il contrabbassista più richiesto della scena jazz, nonché quello più registrato della storia, con oltre mille dischi a suo credito. Dal 1972 in poi Carter ha lavorato frequentemente con formazioni proprie, sperimentando soluzioni ritmico-melodiche e sonorità fuori dal comune. Pur avendo guidato anche delle big band, Carter ha manifestato una predilezione per i piccoli gruppi, nei quali il contrabbasso può assurgere al ruolo di protagonista in situazioni espressive raffinate e cameristiche.

Ora Ron Carter dedica un intero concerto alla memoria di Miles Davis e alle sue musiche: sublime gesto di chi è talmente grande da non temere l'inevitabile confronto con un tanto ingombrante ex leader.