Teatro

Santarcangelo Festival: Eva Neklyaeva è la nuova direttrice artistica

Santarcangelo Festival: Eva Neklyaeva è la nuova direttrice artistica

Eva Neklyaeva, curatrice trentaseienne originaria della Bielorussia, sarà alla guida del Festival Internazionale del Teatro in Piazza di Santarcangelo di Romagna per il triennio 2017-2019.

Eva Neklyaeva è la nuova direttrice del Santarcangelo Festival, ancora  una giovane donna alla guida del Festival Internazionale del Teatro in Piazza di Santarcangelo di Romagna: un passaggio di testimone al femminile quello che si è svolto domenica 17 luglio, al Teatro Lavatoio di Santarcangelo di Romagna, dove è stata ufficializzata la nuova direzione artistica del Festival per il triennio 2017-2019. Ed è con questo annuncio che, oltre a chiudersi “l’era” di Silvia Bottiroli (che ci ha lavorato nelle edizioni 2012-2016), termina anche la 46^ edizione del festival.

Classe 1980, originaria della Bielorussia, ma dagli inizi degli anni Duemila residente a Helsinki, Eva Neklyaeva, dirigerà le prossime edizioni del più longevo Festival dedicato al teatro di ricerca in Italia, nella sua fase di avvicinamento al mezzo secolo di vita. Figlia di Uladzimir Niakliaeu, poeta bielorusso candidato alle elezioni presidenziali, perseguitato e imprigionato per la sua opposizione al governo di Alexsandr Lukashenko, ha una laurea in “Art Criticism” dall’Università di Minsk, sua città natale in Bielorussia, e un M. A. in “Arts Management” presso la Sibelius Academy di Helsinki, città in cui vive ormai da anni. Una giovane curatrice e produttrice artistica con già una solida esperienza nel campo dell’arte contemporanea, la sua esperienza professionale include la programmazione e la produzione di festival internazionali come i Russian Seasons Festival e il Stage Theatre Festival; è stata direttrice del festival internazionale di teatro Baltic Circle di Helsinki, ma ha avuto anche esperienze lavorative in una galleria d’arte (la ROR di Helsinki), oltre ad essere stata curatrice di progetti di arti visive e performative.

Nel 2015 le sue competenze professionali si sono arricchite attraverso l’esperienza al Checkpoint di Helsinki, organizzazione che si occupa di arte contemporanea con la produzione di eventi e lo scambio fra artisti finlandesi e internazionali, e lavorando con molteplici realtà locali ed estere (musei, gallerie, scuole, festival…).

Eva Neklyaeva è stata scelta tra un’ottantina di candidature, dal Cda dell’Associazione Santarcangelo dei Teatri, che ha deciso di affidarle il compito di disegnare il futuro del Festival per il prossimo triennio, dopo i cinque anni di lungimirante lavoro della direzione artistica di Silvia Bottiroli. La nuova direttrice ha deciso di lasciare la Finlandia e di trasferirsi in pianta stabile a Santarcangelo per lavorare alla prossima edizione del festival, vivendo i luoghi in cui l’evento si radica e di cui si nutre, e si metterà ora in gioco su un territorio ben diverso dal Grande Nord da cui proviene. Ha già dato appuntamento all’autunno prossimo per un incontro pubblico aperto di approfondimento delle linee di lavoro per il prossimo triennio del Festival Internazionale del Teatro in Piazza, in cui racconterà il suo progetto per il futuro festival.

“Quando tra quattro anni celebreremo i cinquant'anni del Festival Internazionale del Teatro in Piazza - ha scandito nel suo discorso Alice Parma, sindaco e presidente dell’Associazione Santarcangelo dei Teatri - rileggendo la storia della manifestazione, i cinque anni di direzione artistica di Silvia Bottiroli verranno considerati come uno dei passaggi determinanti nella storia del Festival, significativa al pari di quelle che vengono ricordate più spesso da chi ha vissuto tutta la storia di questa manifestazione. Oggi si chiude un’edizione del Festival che ci ha stupiti e meravigliati – ha esordito il sindaco di Santarcangelo – come e forse più di quanto abbiano fatto le precedenti splendide edizioni curate da Silvia Bottiroli”. L’accento posto sul lavoro artistico nello spazio aperto e l’allargamento del pubblico del Festival, soprattutto al “target giovane e giovanissimo”, sono alcuni dei punti di forza della 46e edizione di Santarcangelo Festival sottolineati dal Sindaco. Mentre uno sguardo al quinquennio di lavoro della direttrice uscente ha portato ad evidenziare la “solida reputazione internazionale” conquistata dalla manifestazione.

“Silvia ci lascia – ha continuato il sindaco e presidente dell’Associazione Santarcangelo dei Teatri – in un momento in cui il Festival può permettersi di guardare al futuro con ottimismo, mentre sappiamo bene che, nella lunga storia del Festival, non tutti gli avvicendamenti alla direzione artistica sono avvenuti in un clima analogo”.

Un momento di bilancio e di saluto da parte della direttrice uscente Silvia Bottiroli che ha ripercorso i tratti fondamentali del suo quinquennio di lavoro, a cui si deve un deciso posizionamento del Festival nel panorama internazionale e una ridefinizione del suo profilo nel senso di una centralità della creazione e produzione artistica e di un articolato lavoro di coinvolgimento del pubblico. “Santarcangelo – ha detto Silvia Bottiroli - è un contesto straordinario in cui artisti internazionali della scena contemporanea incontrano un territorio culturale e sociale, e un pubblico composto sia di una comunità artistica sia di una collettività ampia. Il Festival è una sfida alta, e in questi dieci giorni abbiamo potuto respirare tutti quella ‘aria pubblica’ che, con Cristina Ventrucci e Rodolfo Sacchettini, evocavamo nel 2012 all’inizio del nostro mandato e che ha guidato anche questi ultimi due anni di direzione individuale. ‘Pubblica’ non significa ‘generica’, e l’apertura che il festival dimostra alla città e al pubblico nasce da una consapevolezza precisa del ruolo culturale e del profilo artistico che Santarcangelo ha costruito e vuole mantenere, e da una forma di uguaglianza con gli spettatori che viene attivata da una comunità artistica capace di dialettica e di antagonismo al suo interno. Una comunità formata di voci differenti e anche contraddittorie, che in questi anni hanno trovato qui un festival in cui riconoscersi e a cui contribuire generosamente…”

Silvia Bottiroli consegna a Eva Neklyaeva “la responsabilità bellissima" di avere cura di questo ambiente e di continuare a permettere al festival di pensarsi e di crescere, anche in consapevolezza e capacità di produrre discorso. L’esperienza internazionale di Eva Neklyaeva in campo artistico, ma anche la sua storia personale ne fanno una figura esemplare del mondo globale di oggi: arrivata in Finlandia nel 2000 dalla Bielorussia ha imparato da subito cosa significhi doversi orientare in una realtà nuova. Il suo sguardo di “outsider” si è trasformato in un punto di forza nei suoi interventi sulla scena artistica finlandese.

“In un mondo sempre più globale, la mia è una storia che accomuna sempre più persone: una narrativa universale della migrazione, del ricominciare da zero, del confronto con nuove culture, dell’apprendimento di nuovi linguaggi” ha raccontato la nuova direttrice al pubblico venuto domenica  a conoscerla da vicino. “Santarcangelo è un festival unico, un evento come non se ne conoscono altri. Sono affascinata dalla relazione tra la pratica artistica contemporanea e il contesto della comunità locale. Non vedo l’ora di trasferirmi a Santarcangelo per esplorarne e conoscere la realtà e il suo territorio”.

www.santarcangelofestival.com