Gli scatti di Steve McCurry, la sua poesia in immagini al PAN di Napoli fino al 12 febbraio.
Guardare il mondo con il coraggio dei propri occhi. Guardare acutamente le sfumature umane nelle realtà in cui il conflitto, la guerra sono dimensioni quotidiane. Guardare la forma della sofferenza che invade i cuori di popolazioni costrette alla fuga. Cogliendo sempre un filo di speranza. Steve McCurry arriva a Napoli accolto dalla Città e dai suoi cittadini al Palazzo delle Arti di Napoli, fino al 12 febbraio 2017.
L’undici settembre e le Torri Gemelle, il celebre ritratto della ragazza afgana dagli occhi verdi, il Giappone dopo lo tsunami, racconti di conflitti. Sguardi, volti, occhi, dall’Afghanistan all’India, dal Medio Oriente al Sudest asiatico, dall’Africa a Cuba, dagli Stati Uniti all’Italia, in un vasto repertorio di immagini sono protagoniste di un percorso profondo, di chi sta accanto alle persone. La mostra è intitolata Senza Confini e mette insieme le sue foto più famose, e meno conosciute che offrono una singolare opportunità: tutti i visitatori possono ascoltare una audioguida in cui McCurry stesso racconta i suoi scatti. Non mancano poi appassionanti testimonianze e alcuni filmati dedicati ai suoi viaggi, all’avventura della sua vita e della sua professione. Per conoscere meglio il suo modo di fotografare, ma soprattutto la sua voglia di condividere la prossimità con la sofferenza, con la gioia e con la sorpresa.
La mostra, il cui allestimento è stato curato da Biba Giacchetti, è estremamente coinvolgente. Le opere sparse nello spazio esposte, sono un momento di dialogo con il visitatore, raccontano la guerra e la speranza. Raccontano la possibilità di abbracciare il punto di vista di un uomo che ha letto nel male la luce del bene, che ha scelto di raccontare l' intrigante scontro tra ombra e luce, la speranza di uno sguardo.
Una nota di cronaca ha accompagnato questa mostra: la famosa ragazza afgana dagli occhi verdi, protagonista della foto scattata in un campo profughi vicino a Peshawar, in Pakistan, dell'immagine nominata come "la fotografia più riconosciuta" nella storia della rivista National Geographic e come foto utilizzata sulle brochure di Amnesty International, è stata arrestata per avere dei documenti falsi. Rispetto a questa notizia il grande fotografo, presente a Napoli in questi giorni, ha annunciato di agire per sostenerla pienamente.
“Una narrazione per immagini dell’uomo contemporaneo – racconta Nino Daniele, Assessore alla cultura e al Turismo del Comune di Napoli - nel mondo, nella sofferenza e nella violenza della guerra, nella diversità delle culture e delle etnie, in cui la tragica crudezza della vita raggiunge livelli di lirismo intensissimi che uniscono il cuore e l’anima di chi sta dietro e davanti la pellicola. Una lezione di fotografia e di umanità che ha affascinato dal primo scatto reso noto e continua a catturare invitando ad ammirare l’altro con la stessa curiosità e meraviglia del nostro autore”
Promossa dal Comune di Napoli-Assessorato alla Cultura e al Turismo e dal Pan/Palazzo delle Arti Napoli, la mostra è organizzata da Civita Mostre in collaborazione con SudEst57.
Info e prenotazioni www.mostrastevemccurry.it