Arancia Meccanica ed Eyes Wide Shut contemporaneamente in cartellone a Milano, quasi un omaggio parallelo al Maestro Stanley Kubrick.
Nessuna ricorrenza particolare, ma solo una singolare casualità ha portato ad essere concomitanti due spettacoli su cui aleggia il fantasma di Stanley Kubrick: dal 13 al 24 aprile, infatti, al Teatro Carcano di Milano andrà in scena lo spettacolo “Arancia Meccanica” tratta dal romanzo di Anthony Burgess e portato sullo schermo nel 1971, mentre dal 14 al 17 aprile sarà di casa al Teatro Menotti “Doppio Sogno”, tratto dal racconto omonimo di Arthur Schnitzler ispiratore di “Eyes Wide Shut”, ultima pellicola del regista.
Quindi, seppur inevitabilmente il pensiero corra alle iconiche immagini di due dei film più importanti (ma quali non lo sono…) di Stanley Kubrick, gli adattamenti teatrali arrivano direttamente dalla matrice letteraria originale e di questa - in modo che risaltino rispettivamente la distopia fin troppo profetica di Arancia Meccanica e la discesa nel maelström psicologico di una coppia in crisi di Doppio Sogno (Eyes Wide Shut) – entrambi mantengono il rigore filologico, già operazione non facile proprio per l’iconicità delle pellicole omonime e ancor più improba per Arancia Meccanica, dove il regista Gabriele Russo ha deciso di rimettere mano al linguaggio quasi in codice usato dal protagonista Alex e dai suoi Drughi.
La versione teatrale - che vede in scena Daniele Russo, Sebastiano Gavasso, Alfredo Angelici, Martina Galletta, Paola Sambo e Bruno Tramice ed impreziosita dalle musiche deformanti di Morgan - partendo direttamente dall’ adattamento drammaturgico che Burgess fece del proprio romanzo, punta a rimanere fedele all’ intenzione di porre domande scomode sulla società, sul libero arbitrio e su quanto quest’ ultimo sia direttamente influenzato dalla società stessa in un universo in cui ad un’azione corrisponde sempre e comunque una reazione e ad una causa sempre un effetto. Un futuro che allora (il romanzo è del 1962) sembrava distopico nella sua concezione di male assoluto e di violenza gratuita, ma che è già qui da tempo.
Non fa sconti neppure Doppio Sogno (Eyes Wide Shut) di Giancarlo Marinelli con Ivana Monti, Caterina Murino, Ruben Rigillo e Rosario Coppolino: nel suo rimanere in equilibrio fra sogno e realtà, psicologia e psichiatria, amore e deviazioni, Giancarlo Marinelli, dopo Elephant Man ha creato un testo “(…) che possedesse una caratteristica; darmi la possibilità, come drammaturgo e come regista, di creare personaggi multipli per i miei attori; un testo che fosse già teatro multiplo. Dove la storia fosse tante storie; dove la verità fosse tante verità; e dove, finalmente, l’amore, la morte, il senso di colpa, il peccato e il riscatto, affiorassero prepotentemente tutti insieme”.
Leggi la scheda spettacolo - ARANCIA MECCANICA -
Leggi la scheda spettacolo - DOPPIO SOGNO (EYES WIDE SHUT) -