Teatro

'Thirst' e 'Ghezzz', due mondi paralleli al Paglierani

'Thirst' e 'Ghezzz', due mondi paralleli al Paglierani

Nel vecchio stabilimento, due installazioni sulla natura

Nel vecchio stabilimento dismesso della ditta Paglierani di Santarcangelo di Romagna sono allestite per tutta la durata del Santarcangelo Festival due installazioni molto diverse tra loro ma che, in qualche modo, dialogano e si completano a vicenda.

Si tratta di Thirst dell’artista lettone Voldemars Johansons e di Ghezzz del gruppo di ricerca Cosmesi, costituito da Eva Geatti e Nicola Toffolini.
Sono due opere di forte impatto visivo: la prima proietta su un grandissimo schermo l’Oceano Atlantico durante una violenta tempesta, la seconda, agli antipodi, mostra un diorama dove regnano pace e tranquillità, un paradiso terrestre immerso nella natura.
Per entrambe l’elemento acustico è determinante, così come la tridimensionalità che, in Thirst si realizza grazie all’uso di nebulizzatori che creano un ‘effetto acqua’, mentre in Ghezzz è riprodotto artificialmente e in scala un ambiente montano.

Thirst sprigiona la violenza del mare, la riproduce e la mette a disposizione degli spettatori che possono idealmente compiere l’esperienza del naufragio senza timore. Questa tempesta invita alla meraviglia di gusto Romantico, ovvero a quella sensazione di sgomento di fronte all'immensità e alla forza della natura. Anche il video ricorda visivamente i quadri di William Turner dove l’acqua è l’elemento sovraumano davanti al quale l’uomo non può nulla.

In antitesi, l’installazione Ghezzz rappresenta un mondo onirico, un eden nascosto dove la natura, in questo caso, è benigna. Eppure, siamo nuovamente di fronte ad una ‘proiezione’, intesa nell’accezione psicologica della parola: si tratta, infatti, di un mondo ricostruito e quindi finto, le foglie non sono vere, la luce è artificiale come il vento e il cinguettio degli uccelli.

Ghezzz si anima grazie alla performance che vede protagonista Eva Geatti all’interno del diorama. Come sottofondo le parole del testo di Henry David Thoreau, filosofo statunitense ottocentesco, autore dello scritto autobiografico Walden, ovvero La vita nei boschi, una riflessione sul rapporto dell'uomo con la natura derivata dall’esperienza diretta dello stesso scrittore durata due anni, due mesi e due giorni. Un esperimento riuscito dove il filosofo constata come l'uomo possa riuscire a vivere anche in condizioni di povertà materiale, e anzi, da queste riesca a trarne una maggior felicità imparando ad apprezzare maggiormente le piccole cose.
Ma attenzione, bisogna comunque rimanere sempre in allerta per non farsi cogliere impreparati dagli imprevisti!

Paglierani
via Emilia 1938, Santarcangelo di Romagna.

Santarcangelo Festival