Torna sul palcoscenico del Teatro alla Scala dal 9 febbraio al 13 marzo "Lo schiaccianoci" nella versione di Nacho Duato con la magia dei giocattoli che si animano, il viaggio di Clara e del suo schiaccianoci che vince il Re dei Topi per poi trasformarsi in un bellissimo Principe. Una favola, che la musica di ?ajkovskij rende viva non soltanto sotto le feste.
Dopo la Cinderella di Mauro Bigonzetti , neo eletto direttore del Corpo di Ballo scaligero, nuova produzione che ha inaugurato la Stagione di Balletti, torna in scena il titolo che ha aperto la scorsa programmazione: lo Schiaccianoci nella versione di Nacho Duato, che dopo il sold-out dell’anno scorso, ritorna per tredici recite tra febbraio e marzo e si declinerà anche come titolo dedicato alla programmazione per i bambini, con quattro recite del primo atto a loro destinate e già tutte esaurite.
In scena per alcune recite a partire dall’apertura, Maria Eichwald e Roberto Bolle, che furono protagonisti del debutto nel 2014 e che torneranno a impersonare Clara e il suo Principe/Schiaccianoci il 9,11, 16, 18 febbraio e anche il 28. Sul podio Vladimir Fedoseyev, grande interprete del repertorio russo.
Nelle altre rappresentazioni saranno i primi ballerini e i solisti del Teatro alla Scala a ricoprire i ruoli di Clara e del Principe/Schiaccianoci: Virna Toppi con Marco Agostino (in debutto nel ruolo) domenica 14 febbraio alle ore 15, per la recita dell’abbonamento Under 30 e ancora il 24 pomeriggio (Invito alla Scala), Vittoria Valerio con Antonino Sutera (il 19 pomeriggio per Invito alla Scala e la sera del 24, recita del ciclo ScalAperta) e Angelo Greco (l’11 marzo), Nicoletta Manni e Claudio Coviello (nelle recite del 19, 20 febbraio e 13 marzo).
Protagonisti delle recite destinate ai bambini saranno Vittoria Valerio con Angelo Greco, che accompagnerà poi al debutto Agnese Di Clemente, Nicoletta Manni con Timofej Andrijashenko (pure in debutto nel ruolo), Virna Toppi con Marco Agostino.
Con questo Schiaccianoci è iniziato per Massimo Murru un nuovo percorso di professeur e maître, occupandosi delle lezioni e delle prove dei solisti. Un percorso che non preclude in futuro la possibilità di cimentarsi ancora in produzioni in scena ma che gli consente ora di mettere la sua ricca e preziosa esperienza di étoile a disposizione dei colleghi scaligeri.