Teatro

Trasparenze Festival: a Modena la rassegna di teatro e danza che muove utopie!

Trasparenze Festival 2019
Trasparenze Festival 2019

“Muovere Utopie” è il titolo della VII° edizione di Trasparenze Festival: una proposta di spettacoli, laboratori ed eventi che coinvolge il tessuto sociale e il territorio, in scena dal 2 al 5 maggio a Modena, Castelfranco Emilia e Gombola.

Dal 2 al 5 maggio torna la VII° edizione di Trasparenze Festival, in scena a Modena, Castelfranco Emilia e Gombola, frazione di Polinago, sull'Appennino modenese, con una proposta di spettacoli, laboratori ed eventi che coinvolge attivamente il tessuto sociale e l'interazione con il territorio.
“Muovere Utopie” è il titolo dell’edizione di quest’anno, un progetto ideato dal Teatro dei Venti con la direzione artistica di Stefano Tè e la consulenza di Giulio Sonno, e dalla Konsulta.

Trasparenze, dal carcere alla città: “un vetro vivo attraverso cui riflettere e riflettersi”

Trasparenze propone un cartellone di 16 spettacoli, 8 laboratori aperti al sociale per il territorio, 2 concerti, 2 spettacoli in Carcere, 3 residenze del progetto Cantieri, 12 sedi di attività, la partecipazione di 22 tra artisti e compagnie italiane e internazionali e il debutto dello spettacolo-manifesto "Moby Dick", del Teatro dei Venti, ideato e diretto dallo stesso Stefano Tè.  

"Moby Dick" è l’evento di punta della rassegna, un lavoro caratterizzato dalla riflessione filosofica sull’ignoto, dalla contaminazione tra linguaggi da occidente a oriente e dall’uso di grandi macchine teatrali. 
In merito allo spettacolo anticipa il regista Stefano Tè: “Finalmente i due nemici si troveranno faccia a faccia per lo scontro finale Achab e la balena bianca. L’uomo contro la natura, il prodigio, l’ignoto, il dio perduto, la paura che urla dall’abisso: Moby Dick”. 
 

Moby Dick


Trasparenze non è una semplice vetrina di eventi, ma è “un vetro vivo attraverso cui riflettere e riflettersi, un luogo per creare relazioni e stabilire connessioni inedite”. 

I protagonisti di questa edizione sono: Roberto Abbiati, Avatāra, Simona Bertozzi, Nicola Borghesi / Kepler 452, Collettivo Amigdala, Collettivo Hospites, Cremaschi / Francabandera / Zanoli, Sara De Santis / Emanuel Andel (Austria), Michela Lucenti / Balletto Civile, Flexus, Roberto Latini / Fortebraccio Teatro, Danio Manfredini, Ermanna Montanari, Caterina Moroni, Naatangué Théatre (Senegal), Open Program of the Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards, Simone Pacini / fattiditeatro, Quotidiana.com, Teatro Akropolis, Teatro Dei Venti, Teatro Ebasko, TeatrInGestAzione, Zambra Mora. 

Gli spettacoli: ricerca artistica e nuove interazioni 

Il festival inizia il 2 maggio dal carcere con “Tecniche di evasione”, l’esito di un laboratorio di Nicola Borghesi di Kepler 452, che nel penitenziario di Castelfranco Emilia presenta un lavoro fatto con i detenuti-attori. Nel Carcere Sant’Anna di Modena sono due gli appuntamenti: l’esito di un laboratorio con i detenuti condotto da Teatro Ebasko, e, a seguire, ”Divine”, un reading di Danio Manfredini.
 

Danio Manfredini


Tra gli spettacoli in programma in città, invece c’è “PRAGMA – Studio sul mito di Demetra” del Teatro Akropolis, diretto da Clemente Tafuri e David Beronio, che scavano nei miti e nella classicità per scoprire in essi strutture persistenti nel presente. 
Da segnalare "Un.habitants | Per fare spazio a noi", performance psicosensoriale per venti spettatori di Caterina Moroni, che andrà in scena in diversi momenti del giorno al Cimitero San Cataldo. 

Molti degli altri eventi in programma sono esiti di laboratori, come i percorsi guidati da TeatrInGestAzione con i bambini delle scuole San Giovanni Bosco e con gli ospiti della Casa Protetta San Giovanni Bosco, e da Quotidiana.com con il Gruppo l’Albatro (progetto Teatro e Salute Mentale). 

Per il focus Danza: Simona Bertozzi presenta “OHHHH” Appunti per una nuova danza”, la prima serie di appunti coreografici creati per ILINX – don’t stop the dance, lavoro in debutto alla Biennale Danza di Venezia 2019; Balletto civile invece presenta “Concerto fisico“, ideazione e coreografia di Michela Lucenti, che in merito dice:  “una partitura fisica e vocale che ripercorre e ridisegna la storia di Balletto Civile, cioè la mia, la storia della mia compagnia”.
 

Michela Lucenti


Il 5 maggio il festival si sposta in Appennino, a Gombola, con una camminata poetica accompagnata dalla voce di Ermanna Montanari, uno spettacolo di Roberto Latini che nella Chiesa di Gombola racconta "La delicatezza del poco e del niente" attraverso le poesie di Mariangela Gualtieri, e poi con "Una tazza di mare in tempesta" di Roberto Abbiati e un incontro Cantato dell’Open Program of the Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards con il Collettivo Hospites

Tra gli appuntamenti musicali, da segnalare una performance vocale della durata di una notte curata dal Collettivo Amigdala.


TRASPARENZE FESTIVAL – Il programma completo