06-05-38: come l'alienazione può trovare compagnia in un'altra alienazione

06-05-38: come l'alienazione può trovare compagnia in un'altra alienazione

Nella sua riscrittura dell'opera cinematografica di Ettore Scola, Luca Pizzurro riesce a mettere in primo piano in 06-05-38 quell'elemento portante del film Una giornata particolare (1977) che si muoveva sullo sfondo delle vicende storiche: l'alienazione.

Alienazione dal mondo. Alienazione da se stessi.

La sentita e commossa interpretazione di Antonietta (Gigliola De Feo) e Gabriele (Andrea Fiorillo) contribuisce a dare significati universali all'alienazione, e che non sono quindi legati a un senso storico.
Se infatti nel film di Scola le vite dei due protagonisti, nelle indimenticabili interpretazioni di Sofia Loren e Marcello Mastroianni, sono quasi costantemente sovrastate dalla voce del radiocronista che commenta le fasi della visita di Hitler a Roma, nella trasposizione teatrale di Pizzurro questo elemento, che può sembrare di secondo piano ma che costituisce l'ambiente ideologico in si muovono i protagonisti, sembra essere coscientemente messo in secondo piano in favore di una più marcata complicità tra Antonietta e Gabriele.

In questo senso si può dire che dal dramma storico di Ettore Scola, Luca Pizzurro estrae e analizza con maggiore attenzione il dramma umano che si cela dietro le personalità di Antonietta Gabriele.
Quello che accade equivale a una sorta di dilatazione del tempo individuale dei due protagonisti rispetto al tempo storico; una dilatazione a cui corrisponde una repentina compressione, in quanto l'amore avutosi tra i due protagonisti, lei donna (come tutte) vittima di un regime maschilista, lui omosessuale e quindi non considerato all'altezza dello stesso regime, costituisce quel momento agognato che, in ogni tempo, vede unite due solitudini.