Ailey II, la seconda compagnia di Alvin Ailey American Dance Theatre, conclude la stagione di Ferrara Danza 2012-2013. Composta da studenti della scuola di Ailey, la Ailey II ha dato, tuttavia, prova di affiatamento e preparazione che ci si aspetterebbe di un ensemble molto più consolidato. Per questa serata è stata presentata l'evoluzione di questa giovane compagnia di danza moderna attraverso quattro pezzi che abbracciano decenni di coreografia.
La prima opera in programma è stata Echoes, del coreografo Thang Dao, un lavoro del 2008 potente e carico di profonda forza emotiva, un pezzo di danza moderna ormai classico, che inizia come una rappresentazione inquietante dei ricordi del coreografo in Vietnam e della sua migrazione in America. In una serie di assoli, duetti, quartetti, e sequenze di ensemble, Thang Dao racconta il passaggio dall'isolamento alla comunità. Questo balletto toccante è cresciuto come un sogno a occhi aperti che trascende la storia personale e rispecchia appieno la lezione di Alvin Ailey.
Segue Splendid Isolation II, un elegante assolo di Jessica Lang per musica corale ("O Maria, Stella Maris", eseguita dal Trio medievale), adattamento del suo lavoro Splendid Isolation. Il lavoro si concentra su una donna avvolta in un grande pannello, una lunga gonna che scorre e riempie il palco. I suoi movimenti, a volte fluidi, a tratti spigolosi, esprimono un'intensità emotiva che trasmette sia l’agonia, sia l'estasi.
Il terzo lavoro, The Hunt di Robert Battle, impostato su una colonna sonora roboante, è un rito primordiale con un tocco di raffinatezza urbana, che affronta il rapporto tra sport moderni e i riti dei gladiatori. Con lunghe gonne nere con sotto strati di colore rosso, i ballerini si lanciano in una cerimonia di pre-caccia, graffiando le loro bocche spalancate con fragore, rivelando il lato forte della natura umana e il brivido della caccia. E' un vigoroso esercizio di sei uomini che stanno attraversando una sorta di rituale astratto e mostra la versatilità della Alvin Ailey II mentre celebra la potenza, la forza e l'intensità dei ballerini. La natura aggressiva del pezzo lo rende diverso da tutte le altre opere in repertorio della Compagnia.
La serata si chiude con Revelations, la coreografia di Alvin Ailey più popolare e acclamata dalla critica. Ideato nel 1960, è stato ispirato dalla sua infanzia Texas, al blues, agli spirituals e al gospel in cui era immerso. Revelations, diviso in tre sezioni "Pilgrims of Sorrow", "Take Me to the Water" e " Move Members, Move ", è la firma più riconoscibile della Alvin Ailey American Dance Theater. Racconta la storia di fede e tenacia degli afro-americani dalla schiavitù alla libertà attraverso una suite di danze impostate sulla tipica musica afro-americana, gli spiritual e il blues.
Prevedibile ma al contempo appagante, la serata si è conclusa col consueto entusiasmo del pubblico ferrarese.
Danza
AILEY II
Ailey II, la seconda compa…
Visto il
16-04-2013
al
Comunale
di Ferrara
(FE)