Il Musical più atteso della stagione è senza dubbio “Aladin il musical”, scritto da Stefano D’Orazio e musicato dai suoi ex colleghi i Pooh. Una grande produzione che cerca di accattivarsi non solo i bambini, ma un pubblico variopinto inserendo all’interno della fiaba battute pungenti e riferimenti alla cronaca quotidiana.
Sul palco le stelle sono due, che a fine spettacolo si contendono l’applauso più grosso: il Genio energico e con la battuta sempre pronta interpretato dall’inarrestabile Roberto Ciufoli, e Aladin messo in scena dall’attore di Musical più amato ed apprezzato del panorama nazionale, l’inimitabile Manuel Frattini.
Ricche scenografie disegnate che contribuiscono ad entrare in questo “sogno” ed estraniare lo spettatore dal teatro circostante. L’uso sapiente delle maschere che camuffano/distorcono alcuni attori esternandone forse il carattere o forse l’essenza dell’anima.
Un corpo di ballo di bravissime e belle ragazze, tra cui , Chiara Scipione che molti ricorderanno per aver interpretato nelle scorse stagioni “Nuvola” nella trasposizione di Robin Hood firmata da Beppe Dati.
Un mix vincente che però alcune volte esagera nel voler sorprendere e stupire, come nella bellissima scena del tappeto volante, dove qualche disegno di troppo con il laser interrompe il romanticismo che è nell’aria.
Forse qualcuno rimarrà deluso perché non è la solita fiaba, forse qualcuno piacevolmente stupido per l’originalità, ma sicuramente un esperimento frizzante che unisce moderno e classico, come la figura sempre cara al pubblico del narratore che come il ciclo della vita inizia e chiude lo spettacolo.