Marco Columbro e Gaia De Laurentiis portano in scena due personaggi scaturiti dalla fantasia di Bernard Slade che hanno in comune la grande voglia di torbido e morboso molto ben controllata dalla loro mentalità di benpensanti.
Un atteggiamento sicuramente più comune nelle generazioni degli anni ’50, il periodo nel quale nasce appunto questa relazione “a tempo“, nella quale è permesso a Doris e George, per loro scelta, un solo incontro “ fisico “ e “ mentale “ogni anno.
I fitti dialoghi, piacevoli, tranquillizzanti, ironici e frizzanti che ogni anno, lo stesso giorno, alla stessa ora, nella stessa camera dello stesso albergo permettono la liberazione terapeutica della loro super repressa “spessa libido “mettono sempre in evidenza come in realtà questi periodici eventi provocano una splendida ed efficace “terapia di coppia “che salvaguardia e rinforza, anno dopo anno, i loro rapporti con i rispettivi coniugi.
La scenografia, efficace ed essenziale, ricrea deliziosamente la camera di un hotel anni ’50 che rimane immutata nel corso dei successivi 20 anni, dove il tempo che inesorabilmente passa viene “ scandito “ dagli eventi familiari personali di Doris e George, mentre su un pannello video scorrono le immagini di vari personaggi che “ contestualizzano “ storicamente la loro relazione.
Buona la colonna sonora e la regia che rende fluida, incisiva, schioppettante e precisa l’azione dinamica, espressiva e verbale dei due interpreti che hanno modo di esprimere appieno la loro grande professionalità di attori.
Una commedia comica, tragica o surreale ? Tutte e tre , dipende dallo stato d’animo dello spettatore