La fisica a teatro con Dante e Shakespeare

Ha debuttato al Teatro Astra di Torino, dopo l’anteprima estiva alla Villa della Regina e le rappresentazioni in occasione di Torino Spiritualità, “Big Bang”, il nuovo spettacolo di e con Lucilla Giagnoni, prodotto dalla Fondazione Teatro Piemonte Europa. Lo spettacolo è già stato rodato per mezzo di repliche destinate alle scuole…una soluzione davvero fortunata! In scena una sola attrice, il cui percorso nella scrittura di questo spettacolo parte da una messa in scena precedente, “Vergine Madre”, nella quale la Giagnoni aveva già affrontato le tematiche presenti nella “Divina Commedia” di Dante. Questa volta l’opera del Sommo Poeta si mescola con le tragedie e i personaggi di Shakespeare (Amleto, Macbeth, Romeo e Giulietta, Prospero), ma anche con i padri della fisica moderna (da Einstein a Planck e molti altri). Lo spettacolo si può suddividere idealmente in tre parti: Buio, Luce e Tempo (L’inizio e la fine). Un viaggio, introspettivo, ma universale che coniuga i principi della fisica quantistica e della relatività con i versi di Dante e di Shakespeare e, soprattutto, con il racconto biblico della Creazione. In questo crescendo di sete di conoscenza e di emozione della scoperta, Lucilla Giagnoni non fa mancare alcuni riferimenti al proprio vissuto personale. Uno spettacolo “intimistico”, che rende “a portata d’uomo”, i grandi temi della fisica moderna, su cui ci siamo sempre interrogati e, probabilmente, non smetteremo di farlo. E la Giagnoni racconta e spiega in modo così completo taluni concetti, aiutata anche dalle musiche originali di Paolo Pizzimenti, che verrebbe da pensare: “Eh, se anche a me l’avessero spiegata così, la fisica, a scuola…”