Idea geniale quella di German Conejo, ballerino e coreografo, campione mondiale di tango, che ha pensato di unire in un solo spettacolo –dando vita quindi, per l’occasione, a un’unica “grande” compagnia- due stili di danza così apparentemente diversi, ma in realtà tanto simili, come il tango e la break dance.
Chi mai avrebbe pensato di vedere sullo stesso palco tangheri e breakers? Eppure ne è uscita una straordinaria sintonia di anime danzanti e di musiche dal vivo. In “Break the tango” il pubblico celebra il successo di balli nati per strada: il seducente tango sorto tra i vicoli di Buenos Aires e la moderna acrobatica break dance, che da epoca recente anima le vie e le piazze delle nostre città.
Commistione di danze e di emozioni
Impossibile non venire trascinati, anche a digiuno di questi stili, dalla bravura dei ballerini: così la platea si lascia trasportare dagli attraenti passi degli strepitosi danzatori di tango, alternati a pezzi di pura break. Ma non solo: la magia si accende quando le danze si uniscono, sulla stessa musica, in un unico balletto, talvolta eseguito a canone con passi differenti, ma spesso realizzato con medesime coreografie diversamente interpretate. E la curiosità aumenta… e le aspettative del pubblico sono sempre soddisfatte. Sino al termine dello spettacolo i danzatori dimostrano versatilità e coinvolgono la platea in un tripudio di emozioni.Non solo la danza protagonista
“Break the tango” sceglie anche un altro strumento per colpire gli spettatori, e lo fa con strumenti e voci dal vivo, di un’eclettica bravura, che riescono a penetrare, con le loro note, tra palchi e platea, immergendo gli spettatori in un desiderio incontenibile di ballare, cantare e commuoversi.A momenti sono loro a impossessarsi del palcoscenico, riempiendolo di potenza e bellezza canore e musicali.