C’era una volta una ragazzina cocciuta e ribelle cresciuta in orfanotrofio: tra il silenzio della preghiera e le aule di cucito… Così, potrebbe iniziare la storia di Coco Chanel! La donna che ha inventato lo stile moderno ed un modo più libero di concepire la vita, l’amore e la passione femminile.
Si aprono i ruggenti anni trenta e l’ardita sfrontatezza delle “maschiette” pronte a darsi alla bella vita e concupire gli uomini di Parigi è nota in tutta Europa; capostipite di queste “Femmes terribiles” è lei! … Gabrielle Chanel in arte Coco: mantenuta di lusso e amante di poeti quali Cocteau, artisti e nobili innamorati di una “puledra selvaggia”pronta a fuggire davanti qualsiasi legame sentimentale stabile.
La vecchiaia è una illusione.
Milena Vukotic, personaggio storico del cinema europeo, (noti i trascorsi con Bunuel e Bolognini), si cimenta con una Chanel in età avanzata. Vezzi e protagonismi di una donna a metà strada tra spirito imprenditoriale e arte. Cinismo e umorismo, come stilettate benefiche, traspaiono dalle massime della stessa Coco. Milena Vukotic, burbera e autoritaria quanto basta, crea per la scena una “Signora”appena scalfita dal confronto con gli anni, ma sempre forte e volitiva.
Coco Chanel Che il processo abbia inizio
Scena e luci creano un velo: memoria e fantasia si mescolano ed evocano i fantasmi di tutta una vita. I ricordi incidono ancora pesantemente sulle scelte: sia sulla Coco affermata quanto sulla stilista agli esordi: (valorizzare la bigiotteria, come accessorio di tendenza, è la rivincita della ragazza povera sulle signore del bel mondo).
Filo rosso della pièce è l’adattamento della stessa biografia ufficiale. L’efficace regia di Roberto Piana, -attraverso brevi flash back e incontri onirici: (Chanel e Cocteu),- costruisce un ideale processo in cui imputata principale è la "Donna moderna": indipendente libera dalle pastoie della tradizione che la vuole felice e realizzata solo all'interno della famiglia.
Un duo vincente Ottimo ensemble d’interpreti:David Sebasti,spettro dai mille volti entra evocato quale maggiordomo e amico fidato, cronista russo sino ad impersonare l’amante oppiomane, Cocteau. Interpretazione suggestiva la Coco della Vukotic! La "fragile attrice" domina il palco con fibra d'acciaio donando, al contempo, ironia e leggerezza alla sua eroina . Ampia gamma interpretativa e gestualità evocano lo stile di una moderna Edith Piaf.
Spettacolo dedicato a tutti coloro che amano la moda o semplicemente desiderano conoscere meglio il personaggio di Coco Chanel, divertente l'aneddoto sulla nascita del celebre Chanel 5.